Fonti, norme sul cyber non sono nel decreto approvato dal Cdm

Nel decreto sulla giustizia approvato in Consiglio dei ministri non sono entrate le misure sulla cybersicurezza, a differenza di quanto si era appreso in un primo momento. Come spiegano fonti di governo sono stati decisi "ulteriori approfondimenti" da parte degli "uffici competenti". . (Il Piccolo)

Ne parlano anche altri giornali

È durato appena un quarto d’ora il Consiglio dei ministri convocato per venerdì. Nel corso della seduta-lampo, iniziata con oltre un’ora di ritardo, è stato approvato il decreto legge sulla giustizia che contiene un inasprimento della disciplina sui reati in materia di cybersicurezza (Il Fatto Quotidiano)

Cdm lampo: la riunione è durata un quarto d'ora. Assente Salvini, tornato a Milano per motivi familiari. Ai saluti Fitto, che a breve si dimetterà per assumere l'incarico di vicepresidente esecutivo della Commissione Ue. (Lettera43)

13 del d.l. Questa è la seconda applicazione dell'art. (Corriere Roma)

Cdm, via libera al decreto Giustizia: retromarcia sul bavaglio ai magistrati

– Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto giustizia. Nel decreto giustizia non ci sono le norme sulla cybersecurity. (Agenzia askanews)

Niente norma disciplinare per i magistrati, dunque, né stretta sulla cybersicurezza. Nei mille secondi scarsi che si sono resi necessari per fare il consiglio dei ministri, ieri pomeriggio, l’annunciato decreto giustizia non c’è. (il manifesto)

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che contiene misure in materia di Giustizia. Una retromarcia che arriva proprio al termine di giornate convulse: con l’offensiva portata avanti da governo e maggioranza contro i giudici e le “decisioni politiche” che sarebbero state assunte da alcune toghe sui migranti; dopo l’imbarazzo della premier Giorgia Meloni per la frattura in maggioranza e dopo l’incontro con il capo dello Stato Sergio Mattarella. (la Repubblica)