Sciopero della sanità, disagi previsti in tutta Italia

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SALUTE

Domani, mercoledì 20 novembre, il settore sanitario italiano sarà paralizzato da uno sciopero nazionale di 24 ore, indetto da diverse sigle sindacali, tra cui Anaao Assomed, Cimo Fesmed e Nursing Up. La protesta, che coinvolgerà medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni sanitarie, è stata proclamata per denunciare le condizioni lavorative insostenibili e i salari tra i più bassi d'Europa.

Con un mal di pancia dovuto a turni infiniti e carriere bloccate, i professionisti della sanità incroceranno le braccia, lasciando scoperti numerosi servizi. Si prevede che circa 1,2 milioni di prestazioni sanitarie e 15 mila interventi chirurgici saranno a rischio, causando notevoli disagi agli utenti in ospedali, ambulatori e distretti socio-sanitari. Solo i servizi essenziali saranno garantiti, mentre il resto delle attività subirà inevitabili rallentamenti.

La situazione è particolarmente critica in Sicilia, dove il sistema sanitario è in maggiore sofferenza rispetto ad altre regioni d'Italia. Il segretario regionale della Confederazione italiana medici ospedalieri, Giuseppe Bonsignore, ha sottolineato come il governo Meloni, seguendo le orme dei precedenti esecutivi, abbia messo in campo una serie di misure per rendere più allettante il lavoro negli ospedali pubblici. Tuttavia, queste iniziative non sono state sufficienti a fermare la continua emorragia di personale verso il settore privato o l'estero.

La protesta di domani rappresenta l'ennesimo tentativo di richiamare l'attenzione sulle gravi carenze del sistema sanitario nazionale, che da anni soffre di una cronica mancanza di investimenti e di una gestione inefficace delle risorse umane.