Trasporto aereo. Lite sul prezzo, l'accordo tra Lufthansa e Ita è a rischio
Una lite sul prezzo mette di nuovo in discussione l'intesa tra Lufthansa e Ita - Fotogramma Uno sconto chiesto in zona Cesarini rischia di far saltare l'accordo tra Lufthansa e Ita Airways già messo a dura prova da una serie di ritardi legati alle richieste della Commissione europea, preoccupata per gli effetti sulla concorrenza nei cieli aerei, dai collegamenti ai prezzi. Lo strappo si sarebbe consumato nella notte secondo quanto riporta il sito del Corriere della Sera, Lufthansa avrebbe chiesto di rivedere al ribasso (829 milioni) la cifra dell'intero accordo ma gli emissari del Tesoro avrebbero detto no. (Avvenire)
Su altre testate
«L’accordo Mef-Lufthansa su Ita al momento è morto e sepolto», spiegavano martedì sera al Corriere due fonti governative al termina di una giornata a dir poco convulsa e caratterizzata da accuse incrociate. (Corriere della Sera)
A dividere le due compagnie proprio sul filo di lana sarebbe stata una valutazione differente sul prezzo finale per la cessione. Dopo due anni di trattative lunghe e serrate, torna in bilico l’accordo fra Ita Airways e Lufthansa Airlines. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L’operazione, va detto, non è a rischio, ma l’irritazione da parte del ministero dell’Economia, azionista della compagnia aerea tricolore, è fortissima. Stallo improvviso sulle nozze Ita-Lufthansa e allarme rosso nelle stanze del Tesoro. (ilmessaggero.it)
L'intesa si sarebbe arenata nella notte, sulla seconda tranche di 325 milioni che proprio Viale XX Settembre dovrebbe incassare dall'accordo. (Adnkronos)
Stavolta a rischiare di far saltare il banco è un litigio sul prezzo tra il Mef e la compagnia aerea tedesca, con quest'ultima che vorrebbe sborsare una cifra inferiore rispetto agli 829 milioni (in più tranche) complessivi pattuiti nell'accordo che ormai risale al 2023. (il Giornale)
Dieci milioni di “sconto” che il gruppo di Francoforte pretende con la motivazione che la firma, inizialmente prevista la scorsa estate, è slittata a fine anno. A dividere il ministero del Tesoro, a cui fa capo l’intero capitale dell’erede di Alitalia ormai fallita, e la compagnia aerea tedesca sono dieci milioni di valutazione. (Nicola Porro)