Balneari di nuovo sul piede di guerra: il governo ci ha traditi
«Il provvedimento legislativo adottato dal Consiglio dei ministri sulle concessioni demaniali marittime vigenti non ci soddisfa perché prevede la messa a gara delle aziende». Lo affermano in una nota congiunta Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio e Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba/Confesercenti insoddisfatti per il provvedimento approvato mercoledì sera dal governo che proroga le concessioni sino a tutto settembre 2027 obbligando però i vari enti concessionari a bandire le nuove gare entro il giugno dello stesso anno. (La Stampa)
Su altri giornali
“Anziché attuare, nei sei mesi concessi dalla legge Draghi, la disciplina che avrebbe consentito di avere risposte su tanti dettagli e sul diritto a concorrere per gestire le spiagge con la giusta difesa del valore costruito dai concessionari uscenti, si è preferito stare in silenzio per due anni nel tentativo di mantenere una promessa da marinai fatta in campagna elettorale. (LuccaInDiretta)
In particolare sui punti degli indennizzi e della prelazione". Così l’onorevole della Lega Elisa Montemagni (in foto) non si nega al confronto, mentre monta come il mare grosso la protesta dei balneari, e prova a rassicurare la categoria "Perché – dice – comprendo la loro preoccupazione". (LA NAZIONE)
Delusi, arrabbiati, traditi. Questo governo ha prodotto un risultato peggiore di quelli dei governi precedenti. (il Resto del Carlino)
In realtà il rincaro sarà solo del 10%, come emerge dalla versione definitiva del provvedimento pubblicata da Palazzo Chigi, che ha corretto il refuso. L’aumento del 110% era un errore di battitura, contenuto nella bozza del testo che circolava ieri, ripresa da agenzie e testate. (il manifesto)
"Abbiamo raggiunto un'intesa comune" con l'Italia sulle concessioni balneari, l'adozione del decreto legge "è un passo importante nella giusta direzione" e "speriamo" di chiudere la procedura d'infrazione, "ma lo faremo soltanto quando la legislazione italiana sarà pienamente in linea con il diritto Ue". (Tiscali Notizie)
Il sindaco di Ravenna e candidato governatore del centrosinistra, Michele de Pascale, va all’attacco della riforma delle concessioni balneari approvata mercoledì sera dal Consiglio dei ministri per arginare le procedure d’infrazione europee sul tema. (Corriere della Sera)