Nordcoreani in Russia, “grave minaccia”

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RSI.ch Informazione ESTERI

La NATO e gli Stati Uniti hanno reagito duramente alla notizia dell’invio di truppe nordcoreane in Russia, schierate nella regione di Kursk. Mark Rutte, segretario generale della NATO, ha condannato l’iniziativa come una “significativa escalation” e un’ulteriore violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La presenza di soldati di Pyongyang in territorio russo è considerata una minaccia tanto per la sicurezza euro-atlantica quanto per quella dell’area indo-pacifica, mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha espresso preoccupazione, definendo “molto pericoloso” il coinvolgimento nordcoreano al fianco della Russia. (RSI.ch Informazione)

Se ne è parlato anche su altri media

C’è il timore di una ulteriore internazionalizzazione del conflitto in Europa orientale. BRUXELLES – La confermata presenza di truppe nord-coreane in Russia, alla frontiera con l’Ucraina, ha suscitato evidente allarme qui a Bruxelles, sia all’Alleanza atlantica che alla Commissione europea. (Il Sole 24 ORE)

«Dobbiamo valutare attentamente tutte le possibilità e preparare contromisure. Esorto tutti a impegnarsi nella gestione del rischio con un elevato senso di vigilanza», ha aggiunto il presidente, che ha anche esortato il governo a rispondere in modo proattivo alle incertezze esterne in vista delle elezioni presidenziali americane della prossima settimana e ai rischi geopolitici in Medio Oriente in seguito agli attacchi di Israele all'Iran avvenuti nel fine settimana. (Corriere del Ticino)

Lo ha riferito oggi l’agenzia di spionaggio sudcoreana NIS, riferendo a una commissione parlamentare gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda del contingente di soldati nordcoreani inviati ad addestrarsi in Russia, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap. (Agenzia askanews)

L'attestazione rilasciata dalla portavoce del Pentagono Sabrina Singh ai giornalisti può rappresentare un campanello d'allarme per l'Ucraina ma anche per il resto degli stati occidentali. Inizialmente l'organizzazione governativa americana parlava dell'invio (Secolo d'Italia)