Il caso Sangiuliano chiude il biennio del conformismo

Caro Duilio, Non mi piace accanirmi sulle persone in difficoltà. Questa storia non sarà stata soltanto dolorosa e ridicola ma anche utile, se chiuderà il biennio del conformismo. Perché il problema non è Sangiuliano, e non è neanche il governo Meloni; siamo noi italiani. Mai, negli ultimi cinquant’anni, ricordo un periodo di conformismo come quello che (forse) si chiude con questa vicenda. Craxi era l’uomo più potente d’Italia, ed era odiatissimo e osteggiatissimo. (Corriere della Sera)

Su altre testate

– Le dimissioni dell’ex ministro della Cultura non chiudono l’affaire Sangiuliano-Boccia, ma mettono il governo, a meno di clamorosi sviluppi giudiziari, al riparo da contraccolpi politici immediati. È apparso chiaro che, nonostante l’evidenza della necessità di un passo indiet r o dell’ex ministro fin da subito, la premier abbia avuto un approccio oscillante in quella direzione, spinta soprattutto dalla volontà di non cedere a polemiche e richieste di forze di opposizione variamente identificate. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Serie Cause climatiche in Svizzera e nel mondo , Episodio 8: La recente reazione del Governo svizzero alla storica sentenza della Corte europea dei diritti umani (CEDU) sulla politica climatica elvetica ha sollevato qualche perplessità. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

Anche per questo non è facile farli parlare di uno scandalo che ha risvolti privati, e che non è… (la Repubblica)

Colombi. Da una lacrima sul viso ho capito molte cose

“Sulla questione Sangiuliano il direttore ha posto il veto ”. Dal 2019 scrive articoli sull’arte per il foglio rifondato da Arturo Diaconale ma solo l’ultimo, dopo l’affaire Sangiuliano-Boccia, viene stoppato dall’alto e nulla può il caporedattore che pure si spende perché sia pubblicato. (Il Fatto Quotidiano)

Sangiuliano al Tg1 Che un giorno saremmo arrivati a vedere un ministro usurpare il telegiornale del servizio pubblico per raccontarci le sue relazioni extraconiugali avremmo dovuto immaginarlo: non è passato molto da quando trascorrevamo le giornate a parlare del fidanzato del presidente del Consiglio, che ci ha addirittura voluto comunicare la fine della relazione sui suoi canali social ufficiali. (Today.it)

Un tempo ci si emozionava quando i politici annunciavano manovre economiche lacrime e sangue. Oggi quando i ministri lasciano cadere una lacrima sul viso in diretta TV. Cosa capiamo da quella lacrima? Molte cose. (UIL Pubblica Amministrazione)