Stati Uniti: “America first” 2.0, le prime mosse di Trump

Gli elettori americani hanno riportato Donald Trump alla Casa Bianca. Inoltre, i Repubblicani hanno riconquistato il Senato e confermato di misura la maggioranza alla Camera dei rappresentanti. Un tale risultato permetterà al nuovo inquilino della Casa Bianca di realizzare una buona parte delle promesse contenute nel suo programma elettorale. In questo frangente, in cui la transizione è appena cominciata e non sappiamo ancora chi occuperà i posti chiave, una delle sfide è cercare di comprendere come la nuova amministrazione Trump tradurrà in pratica le promesse fatte durante la campagna elettorale, quali avranno priorità immediata, quali saranno posticipate e quali invece potranno essere solo in parte realizzate a causa di vincoli di natura politica, economica o istituzionale che limitano comunque i margini di manovra di chi governa. (ISPI)

Se ne è parlato anche su altri media

Una vittoria che appartiene al movimento, Maga (Make America Great Again), ovvero chi ne ha abbastanza delle politiche immigrazioniste, dell’ideologia “woke”, della lontananza dalle classi lavoratrici… A quando un Maga tricolore? Camilla Mastroberardino Gentile signora Mastroberardino, apprezzo la sua franchezza nel difendere la linea politica di Donald Trump (Avvenire)

Cosa dicono i numeri? Con il 99% dei voti per le presidenziali 2024 scrutinati nei 50 Stati dell’America, una cosa appare chiara: Trump non ha ottenuto un mandato schiacciante per governare senza alcuna opposizione come invece sostiene. (L'HuffPost)

Il criptico messaggio arriva durante il dibattito riguardo le relazioni Ue-Usa. La vittoria di Trump, secondo Borrell, non è “casuale”, ma spiega un cambiamento sociale profondo nella società statunitense, che specularmente si trova anche nell’altra sponda dell’Atlantico. (EuNews)

Il secondo mandato di Trump: tempi bui ma qualche luce

Dopo la rotonda vittoria di Donald Trump ottenuta su Kamala Harris nell’election day del 5 novembre, si tirano le somme e si fa l’analisi del risultato ragionando, da un lato, sui motivi che hanno portato il tycoon a vincere e, dall’altro, sui possibili scenari futuri. (StileTV)

Caro Aldo, io sono molto preoccupato per l’influenza che la rielezione di Trump avrà sul mondo intero in particolare per noi europei. E lei? Noto che moltissimi italiani stanno esultando per la vittoria di Trump, per non parlare degli sbeffeggi di certi politici o media nei confronti di chi simpatizzava per Kamala. (Corriere della Sera)

Poi però il suo discorso di insediamento il 20 gennaio del 2017 fu descritto dall’ex presidente George W. “È l’ora di mettere le divisioni degli ultimi quattro anni da parte. (GLI STATI GENERALI)