Notte di Capodanno: 6 missioni di elisoccorso, 100 accessi ai pronto soccorso di Belluno e Feltre, 68 ad Agordo e 55 a Pieve di Cadore
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Una notte di Capodanno e un inizio anno impegnativi per la rete dell’emergenza – urgenza dell’Ulss Dolomiti, in particolare per i due elisoccorsi. Il 31 dicembre sono state effettuate 6 missioni di elisoccorso, in particolare per traumi in pista. Oltre alla gestione del recupero dei tre alpinisti incrodati sui Lastoi de Formin, nella serata del 31 dicembre, è stato soccorso un uomo caduto da un poggiolo a Danta di Cadore, portato prima a Belluno poi a Treviso in codice 2. (Bellunopress)
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Alpinisti incrodati in quota, traumi sulle piste e un uomo cade dal poggiolo: raffica di interventi dell'elisoccorso, oltre duecento accessi al Pronto soccorso Fine anno impegnativo per il servizio d'emergenza, numerosi gli interventi sul territorio. (il Dolomiti)
I giovani sono riusciti a chiamare il 118. L’elicottero li ha localizzati e ha tentato invano da diverse altezze di avvicinarsi al punto dove erano bloccati. (la Repubblica)
Sono stati salvati dal soccorso alpino e speleologico alcuni minuti dopo la mezzanotte, con un complesso intervento che ha richiesto il trasporto in elicottero di due squadre di soccorritori in due diversi voli. (Today.it)
BELLUNO Sono stati una notte di Capodanno e un inizio anno impegnativi per la rete dell’emergenza – urgenza dell’Ulss Dolomiti, in particolare per i due elisoccorsi. Oltre alla gestione del recupero dei tre alpinisti incrodati sui Lastoi de Formin, nella serata del 31 dicembre, è stato soccorso un uomo caduto da un poggiolo a Danta di Cadore, portato prima a Belluno poi a Treviso in codice 2. (Radio Più)
Si è concluso attorno alle 23.30 della scorsa notte di San Silvestro un complesso recupero di tre giovani alpinisti rimasti bloccati in parete sui Lastoni di Formin, nel gruppo della... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
I tre, due ragazzi di 24 e 21 anni di Padova, e una 21enne di Vigonza (Padova), al momento di scendere in doppia dopo aver scalato la via Re Artù, notando un cordino che non c'entrava con la via di rientro avevano iniziato a calarsi, finendo poi bloccati a 60 e 40 metri sotto la cima. (Alto Adige)