Giancarlo Giorgetti fiducioso sul Pil, ma frena sul 2% alla Nato atteso da Trump
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La vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane fa scattare le riflessioni sugli effetti che la nuova amministrazione Usa potrà avere sulle economie europee e riapre la questione del contributo alla Nato da parte dei Paesi che aderiscono al Trattato ma senza rispettare gli obblighi previsti, come l'Italia. Il neo eletto capo della Casa Bianca batte da tempo sul nodo della spesa degli alleati sugli armamenti ritenuta insufficiente, chiedendo in più occasioni ai governi di adeguarsi alla quota del 2% del Pil. (QuiFinanza)
La notizia riportata su altri media
Questa è la risposta del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti alla «rivolta sociale» contro la manovra auspicata da Maurizio Landini in una assemblea de… «Il governo ha messo risorse per le famiglie di reddito medio basso, qualcuno può discutere che sia giusto o sbagliato, sorprende che venga contestato proprio dai sindacati e da forze che dovrebbero difendere i lavoratori dipendenti». (La Stampa)
«La manovra è finanziata con la lotta all’evasione fiscale e con i tagli, sì, e li ho anche quantificati». (il manifesto)
In pratica, è certo che l’Italia chiuderà l’anno in corso con un aumento dell’1 per cento del prodotto interno lordo. «Non sarei stupito da eventuali revisioni al rialzo sulle stime preliminari sul Pil 2024». (ilmessaggero.it)
Altro che destinare alla difesa una cifra superiore al 2% del pil come auspicato dal segretario generale della Nato, Mark Rutte. (L'HuffPost)
Il ministro dell'Economia in audizione alla Camera sulla manovra: "Revisori Mef nelle società? Chi riceve incentivi deve risponderne" (LAPRESSE)
Con Donald Trump, l'impegno degli Usa nell'Alleanza atlantica potrebbe calare. E così tutti i Paesi, Italia inclusa, saranno chiamati a spendere di più. (Fanpage.it)