Il lungo racconto di Rino Tommasi sul suo legame con San Benedetto. Lo pubblichiamo integralmente

Nel giorno dell’addio a Rino Tommasi pubblichiamo integralmente la sua prefazione al libro di Remo Croci “Samb che Passione”. In questo meraviglioso scritto il giornalista racconta il suo profondo legame con la città di San Benedetto. (Nella foto Tommasi è a una festa alla Palazzina Azzurra) “Sono arrivato a San Benedetto del Tronto il 13 ottobre 1946. Era una domenica sera e la prima cosa che ho voluto fare, il giorno dopo, è stata quella di andare a vedere il mare. (La Nuova Riviera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Gli studi L’ultimo anno delle medie e poi il liceo scientifico Rosetti dove ha studiato con passione fino al 4° anno. SAN BENEDETTO La città delle palme perde un amico, un grande uomo prima che «il miglior cronista di tennis al mondo» secondo la più importante associazione mondiale di settore, l’Atp. (corriereadriatico.it)

Grave lutto nel mondo del giornalismo: all’età di novant’anni si è spento Salvatore (per tutti “Rino”) Tommasi, cronista sportivo che per decenni ha raccontato in tv e sui giornali, facendo appassionare anche i neofiti, diversi sport, con una predilezione speciale per il tennis e il pugilato. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)

La boxe, anzi “la grande boxe” perché così si chiamava la sua iconica trasmissione tv anni Ottanta, è stata una delle sue principali passioni sportive, insieme al tennis. Tommasi iniziò a organizzare riunioni da giovane, risultando attivo già dalla fine degli anni Cinquanta a Roma con la I. (Il Fatto Quotidiano)

Rino Tommasi, una divinità del giornalismo: il ricordo di Stefano Meloccaro

Generoso nell'insegnare ai suoi giovani allievi come ho avuto la fortuna di essere, Rino è stato un gigante del giornalismo e ha dato il via a una nuova era della comunicazione, coniando un suo personalissimo vocabolario e anticipando grazie a una sconfinate e appassionata applicazione l'era delle statistiche, che raccoglieva a mano ancora prima dell'avvento di internet. (Sky Sport)

A cura di Marco Beltrami (Fanpage.it)

Inventore di termini iconici e dotato di una memoria ‘da internet’, era un simbolo di libertà e integrità. Gianni Brera lo definì “Professore”, mentre Adriano Panatta ne lodò la schiettezza. (Sky Sport)