Deposito scorie nucleari Pichetto: 'Uno al Nord, uno al Centro e uno al Sud': scelta tra 51 siti

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Sky Tg24 INTERNO

Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica ha parlato a margine di un convegno a Roma alla sede di Confindustria sull'Energy Release ascolta articolo “Tutti i giorni produciamo scorie nucleari a bassa e media intensità e in questo momento abbiamo 30 e più siti di stoccaggio. La cosa bella sarebbe ridurli a uno. Altrimenti uno al Nord, uno al Centro e uno al Sud. È una valutazione da fare". (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altri media

Qua sarà molto complicato per il ministro dell'Ambiente poterlo anche solo proporre». La Sardegna non è la discarica d'Italia. (L'Unione Sarda.it)

“A seguito della dichiarazione del ministro dell’Ambiente, Pichetto Frattin, sulla procedura per la individuazione di possibili tre siti, di cui uno al Sud, per il deposito delle scorie nucleari, risuoniamo la sveglia per la Regione Basilicata, a distanza di oltre un paio di mesi dal deposito di una specifica interrogazione consiliare. (Sassilive.it)

Il dibattito sull'uso dell'energia nucleare nel nostro Paese si è riacceso quando, durante l'Assemblea pubblica presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma, il presidente di Confindustria Orsini ha espresso la sua convinzione circa il fatto che il ritorno al nucleare possa essere una scelta strategica. (Brocardi.it)

A pagamento. Il deposito delle scorie nucleari non lo vuole nessuno? E allora ne facciamo tre: uno al Nord, uno al Centro e uno al Sud. (Il Sole 24 ORE)

Pur partendo da due elementi di verità: se non si costruisce il deposito per le scorie nucleari, l’Italia sarà costretta a continuare a pagare a caro prezzo lo stoccaggio tra Francia e Regno Unito ed anche a continuare a stoccare i rifiuti in depositi improbabili. (Il Fatto Quotidiano)

La procedura di Valutazione di Impatto Ambientale sui siti idonei ad ospitare depositi di scorie nucleari va avanti, come ha spiegato il Ministro per l’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin in riferimento ai 51 siti individuati nella Carta nazionale delle aree idonee preparata dalla Sogin in 6 regioni, tra le quali c’è la Basilicata. (ondanews)