Allarme Istat, crescita dimezzata
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L'Istat, dopo l'Ocse, ha drasticamente ridotto le stime di crescita per il 2024 e il 2025, evidenziando un rallentamento nel rientro dell'inflazione. Tuttavia, riconosce che la manovra messa in cantiere dal governo potrebbe avere impatti positivi. Le nuove stime aprono un nuovo fronte di scontro con le opposizioni, che accusano il governo, come fa il leader Cinquestelle Giuseppe Conte, di un totale scollamento con i bisogni del Paese. Marco Leonardi, professore di economia politica all’Università Statale di Milano, sottolinea che l’Italia si sta adagiando di nuovo nel cammino di stagnazione pre-Covid. Le previsioni di crescita diffuse dall’Istat dimezzano le stime per quest’anno allo 0,5% e le tagliano allo 0,8% per il prossimo, ponendo il Paese davanti a due ordini di problemi.
Carlo Cottarelli, esperto di economia, commenta i dati diffusi dall’Istat riguardanti la stima annuale del PIL, corretta per i giorni effettivamente lavorati. Secondo Cottarelli, le prime indicazioni sul IV trimestre non sono positive. Le prospettive di crescita per il 2024 sono deludenti, con un possibile scenario di crescita zero nei prossimi trimestri. Questo porterebbe l’Italia a essere fanalino di coda nell’Unione Europea. Cottarelli ha commentato i dati diffusi dall’Istat riguardanti la stima annuale del PIL, evidenziando che c'è stata una battuta d'arresto.