La sanità pubblica è in crisi: il sindacato dei medici Anaao chiede alla politica di fermare la fuga dagli ospedali
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“La politica regionale è ferma”. Ad affermarlo è il segretario di Anaao Assomed Lombardia Stefano Magnone. Il principale sindacato dei medici ospedalieri lamenta lo stato in cui versa la sanità pubblica: carenze oggettive di medici e infermieri, rete ospedaliera agonizzante, fughe ovunque dei professionisti, medicina difensiva generatrice di prestazioni, cittadini sempre più proni al consumismo sanitario. (varesenews.it)
La notizia riportata su altri media
Il depauperamento degli ospedali italiani, infatti, è anche dovuto da medici, molto spesso primari, che arrivati all’età della pensione scelgono di interrompere la propria attività per poi però continuare ad esercitare la professione nell’ambito sanitario privato accreditato, ovvero in quella sfera della Sanità che Regione Lombardia sostiene economicamente con soldi pubblici. (malpensa24.it)
Lombardia. Anaao: “Professionisti in fuga, siamo al collasso e la politica è ferma” (Quotidiano Sanità)
I dati estratti da Hr Suite Gpi dalla Regione Veneto non lasciano dubbi: sul totale delle dimissioni dei medici, il 66% nell’Usl 3 e il 54% nell’Usl 4 se ne è andato di propria iniziativa, uscite non legate, quindi, a trasferimenti o pens… Se ne vanno. (La Nuova Venezia)
Le risorse che erano state stanziate, circa 40 milioni di euro, sono terminate, lasciando le strutture sanitarie senza mezzi per affrontare le criticità operative. Fials Lombardia esprime forte preoccupazione per la crescente crisi nella gestione delle risorse legate alle prestazioni aggiuntive destinate alle ASST e IRCCS pubblici, ormai esaurite, mettendo a rischio l’efficienza del sistema sanitario regionale e il piano di riduzione delle liste d’attesa. (Il Cittadino)
E poi 163 infermieri e tantissimi — 893 camici bianchi — pronti a gestire i cosiddetti ambulatori “codici minori”, destinati alle visite di chi arriva in pronto soccorso senza essere grave, con un codice bianco… Specialisti di pronto soccorso, ortopedici, pediatri, psichiatri e anestesisti. (La Repubblica)
Il segretario regionale del sindacato, Roberto Gentile , lancia un allarme chiaro: senza interventi immediati, le ripercussioni saranno gravi e difficilmente reversibili. (Nurse Times)