Giorni della ricerca, Mattarella: "Aiutare il rientro in Italia dei giovani ricercatori"
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Così il presidente della Repubblica nell'ambito della cerimonia di celebrazione dell'iniziativa al Quirinale. "È interesse nazionale - ha affermato - fare in modo che livelli di assoluta eccellenza" i ricercatori "possano conseguirli nel nostro Paese. Occorre far crescere la consapevolezza che le risorse investite in ricerca tornino moltiplicate" "Sono tanti i giovani ricercatori che trovano spazio all'estero e, pur desiderando di operare in Italia, vi restano e raggiungono livelli di assoluta eccellenza. (Sky Tg24 )
Ne parlano anche altre fonti
"Per consentire che l'efficacia dei risultati della ricerca non incontri ostacoli è necessario rimuovere e superare condizioni di divario territoriale. L'universalità delle cure e la parità dei diritti sono principi irrinunciabili della Repubblica, come ci prescrive la Costituzione". (la Repubblica)
'Per consentire che l'efficacia dei risultati della ricerca non incontri ostacoli è necessario rimuovere e superare condizioni di divario territoriale. E' nostra responsabilità far... (Virgilio)
ROMA (ITALPRESS) - "Ai nostri ricercatori, che sono avanguardia anche nel combattere il cancro, dobbiamo i progressi che stanno dando vita e speranza. Ci sono terapie più efficaci, con possibilità di cure mirate e quindi meno aggressive. (Il Sole 24 ORE)
28 OTT Schillaci: “Lotta ai tumori è priorità del Governo. Con Piano oncologico 10 milioni all’anno per prevenzione, diagnosi, cura e assistenza e centralità paziente” (Quotidiano Sanità)
Occorre far crescere, nelle istituzioni e nella società, la consapevolezza che le risorse investite in ricerca tornino moltiplicate" così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo all'apertura dei Giorni della Ricerca al Quirinale (il Giornale)
E' stato un importante risultato avergli restituito la sua dimensione di malattia che può essere combattuta, grazie alla medicina, e dunque grazie alla ricerca che la sospinge. "Il cancro un tempo era una malattia insidiosa e temuta, che quasi non si voleva nominare. (Corriere TV)