Ravezzani demolisce l’Inter: «Gigante dai piedi d’argilla. Con tutti i passivi che accumula…»

Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Juventus News 24 SPORT

A TMW Radio, Ravezzani ha parlato così verso Juve–Inter. DEBITI INTER – «Il tallone d’Achille è rappresentato dal fatto che l’Inter sia un gigante dai piedi d’argilla perché se pensiamo che ha il secondo monte ingaggi più alto della Serie A con tutti i passivi che accumulano, è incomprensibile per certi versi a noi umili lavoratori dello sport. Eppure riescono a stare in piedi con tutti questi equilibrismi, hanno due grandi dirigenti che hanno costruito una squadra nettamente più coerente, compatta, forte e completa della Serie A». (Juventus News 24)

Ne parlano anche altri giornali

Carlo Alvino, nel corso del filo diretto con i tifosi del Napoli a Kiss Kiss, ha parlato anche della situazione del calcio italinao. (AreaNapoli.it)

A pochi giorni dal Derby d'Italia un'inchiesta del sito inglese dipinge un quadro preoccupante della situazione finanziaria dell'Inter, visti i problemi legali della famiglia Zhang e la spada di Damocle del debito ad Oaktree, da ripagare entro maggio 2024 (ilGiornale.it)

Ieri è uscito un lungo approfondimento sull’Inter da parte dell’autorevole sito The Athletic, che ha trattato le difficoltà finanziarie di Zhang. Vanni fa notare come, guardando bene, non ci sia nulla di nuovo. (Inter-News)

L’Inter per The Athletic, perdite e debiti da record. Zhang ha le ore contate e oltre 300 milioni da restituire. La situazione del club nerazzurro secondo il portale (Juventus News 24)

"Inter, il tempo che scorre: prestito da 287 milioni di sterline, perdite record e argenteria", scrive il quotidiano USA The Athletic, costola sportiva autorevole del New York Times, che analizza la situazione allarmante dei conti del club nerazzurro. (TuttoReggina.com)

La grande differenza tra Juve e Inter è nelle riserve. Complice il diverso impegno stagionale - i nerazzurri sono protagonisti in Champions League, i bianconeri solo in Serie A - l’allestimento delle rose ha avuto logiche completamente diverse, che evidenziano anche due visioni ben lontane sul piano della programmazione. (La Gazzetta dello Sport)