Iran, il rifiuto del velo ora si cura in clinica
“Curare” la mente delle donne che si rifiutano di indossare l’hijab. È l’ultima frontiera della battaglia per imporre il velo condotta dalla Repubblica islamica dell’Iran ai danni delle sue cittadine, sempre più prigioniere delle restrizioni del regime. La notizia dell’apertura di una “clinica di cura contro la rimozione dell’hijab” è stata annunciata dalla responsabile del Dipartimento per le donne e la famiglia, una donna anche lei, che fa capo all’orwelliano ministero per la Promozione della virtù e la prevenzione del vizio, a sua volta sotto l’autorità diretta del Leader supremo, Ali Khamenei (il Giornale)
Su altre fonti
L’Iran ha deciso di istituire cliniche per “curare” le donne che non intendono indossare l’hijab in modo corretto, o che si rifiutano in modo esplicito. Purtroppo, non di fiction si tratta. (Il Fatto Quotidiano)
Ahoo Daryaei è libera e non dovrà affrontare un processo. La magistratura della Repubblica islamica ha annunciato il suo rilascio dall'ospedale psichiatrico dopo che era stata ricoverata nella struttura sanitaria con la forza nelle scorse settimane in seguito all'azione di protesta fatta in strada. (La Stampa)