Trump ha nominato Mike Waltz consigliere di sicurezza nazionale

Roma, 12 nov. – Il presidente eletto Usa Donald Trump ha annunciato oggi la nomina del deputato Mike Waltz come suo consigliere per la sicurezza nazionale.“Sono onorato di annunciare che il deputato Mike Waltz è stato nominato a far parte del mio gabinetto come Consigliere per la Sicurezza Nazionale. Mike è il primo “berretto verde” a essere stato eletto al Congresso e ha precedentemente servito alla Casa Bianca e al Pentagono” ha dichiarato Trump in un comunicato. (Agenzia askanews)

Ne parlano anche altri giornali

Marco Rubio. E c’è chi, come Susie Wiles, lavora con lui da una vita. (Il Fatto Quotidiano)

Ansa (Avvenire)

Mike Waltz, fa sapere il presidente eletto sul proprio social Truth, sarà il prossimo consigliere per la Sicurezza nazionale. Proseguono alla spicciolata le notizie sui nomi dei membri dell'esecutivo di Donald Trump alla Casa Bianca (il Giornale)

Trump, ecco gli uomini del presidente: falchi e fedelissimi nel governo

Mentre il partito repubblicano si prepara ad avere il controllo totale su Capitol Hill, Donald Trump continua a lavorare alla sua squadra di fedelissimi con i quali, grazie a un Parlamento allineato e alla Corte Suprema più conservatrice di sempre, poter mantenere tutte le promesse della sua agenda populista. (ilmessaggero.it)

A una settimana dalle elezioni sono già otto le nomine governative comunicate da Mar A Lago. Con quella di Marco Rubio a segretario di stato è già in gran parte definito il comparto cui compete la proiezione geopolitica americana. (il manifesto)

Dimenticate il 2016, quando Donald Trump stesso fu colto di sorpresa, e senza alcuna squadra pronta, dalla vittoria elettorale. Ora, otto anni dopo e con un partito repubblicano completamente controllato da lui e orientato al Maga, il presidente in meno di sette giorni ha già nominato un nutrito gruppo di fedelissimi e falchi per mantenere le promesse fatte all'America che l'ha votato, di un governo con il pugno di ferro contro migranti, avversari e il 'deep state', cioè le migliaia di dipendenti federali considerati un ostacolo alla sua agenda politica. (Adnkronos)