Cinecittà World pronta ad accogliere Tony Effe per il concerto di Capodanno

Cinecittà World pronta ad accogliere Tony Effe per il concerto di Capodanno Dopo il passo indietro del comune di Roma ad ospitare il trapper romano al Circo Massimo, il parco divertimenti della Capitale, si offre di accogliere il suo live Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Dopo il rifiuto da parte del comune di Roma ad ospitare il trapper romano, Cinecittà World, il parco divertimenti della Capitale, si offre di accogliere il concerto di Tony Effe. (Dire)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nel frattempo alle polemiche si aggiunge il Codacons: "Se non canta a Roma, fuori anche da Sanremo". (Fanpage.it)

Quando "è risultato evidente che quella scelta avrebbe diviso la città e urtato la sensibilità di tanti abbiamo ritenuto opportuno chiedere un passo indietro - prosegue -. A dirlo è il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a margine della presentazione di 'Murales', progetto che vedrà alternarsi opere d'arte ogni quattro mesi sui silos del cantiere di piazza Venezia, a Roma. (il Resto del Carlino)

La decisione del Comune della Capitale dopo giorni di polemiche. Tony Effe non salirà sul palco del concerto di Capodanno organizzato a Roma al Circo Massimo. (Adnkronos)

Roma, da Luxuria a Gassmann gli artisti critici su Tony Effe al concerto: «Una lezione, dovevano pensarci prima...»

È un silenzio sospetto, che cela il rischio di una possibile shitstorm, ed eventuali risvolti anche legali, quello tenuto per tutta la giornata di ieri dal noto rapper romano, invitato dal Campidoglio a fare un passo indietro dal palco del concertone di capodanno al Circo Massimo, anzi letteralmente a non salirci, a sole 72 ore dall’annuncio dell’inserimento … (Repubblica Roma)

In bilico la presenza di Tony Effe (in foto) sul palco del concertone di Capodanno: il Campidoglio ha deciso che nelle prossime ore chiederà ufficialmente al rapper romano un passo indietro e di rinunciare ad esibirsi al Circo Massimo perché "non deve essere un’occasione divisiva per la città". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Alessandro Gassmann, attore, non si limita a commentare il caso specifico e fa un ragionamento più ampio: «Penso che prima di cancellare il concerto di un artista, che non apprezzo proprio perché i suoi testi sono volgari e insultanti, ci si debba interrogare sull’industria musicale che produce e distribuisce questa musica». (Corriere Roma)