L'ombra dei servizi sulla morte di Simonetta Cesaroni
Non è ancora tempo di archivio per l'inchiesta sulla morte di Simonetta Cesaroni. A quasi 34 anni di distanza dall'omicidio della segretaria uccisa in un appartamento di via Poma, a Roma, il 7 agosto 1990, il gip Giulia Arcieri ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura capitolina e ha disposto nuove indagini su uno dei più misteriosi delitti della capitale, ipotizzando che in via Poma fossero conservati documenti riservati dei servizi segreti e che nell'omicidio sarebbero coinvolti gli 007, i quali avrebbero fatto in modo che investigatori e pubblici ministeri non mettessero le mani su quelle carte top secret. (il Giornale)
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Secondo la Gip i poteri forti hanno agito per insabbiare le indagini. E proteggere l'ufficio dell'Aiag. Collegato al Sisde e all'avvocato deceduto (Open)
A respingere l’archiviazione è stata la gip di Roma Giulia Arcieri, che ha chiesto ai pm di fare luce sull’intervento di “poteri forti” nelle vecchie indagini inquinate. (Sky Tg24 )
Resta aperta l'inchiesta sul cosiddetto giallo di via Poma, uno dei grandi misteri della cronaca nera italiana degli ultimi 40 anni. Il gip di Roma ha respinto infatti la richiesta di archiviazione sul delitto di Simonetta Cesaroni. (Liberoquotidiano.it)
La frase ricorrente nel decreto è non lasciare nulla di intentato per individuare l’assassino della giovane contabile di via Poma. (Corriere Roma)
La novità del caso risede nel fatto che in quell'appartamento c’erano documenti riservati dei servizi segreti. Mario Vanacore e il delitto di via Poma: «Ho visto Simonetta Cesaroni solo da morta». (ilgazzettino.it)
In 55 pagine il gip Giulia Arcieri ha motivato il suo rigetto alla richiesta di archiviazione dell'inchiesta sull'omicidio di Simonetta Cesaroni e ha disposto nuove indagini sul delitto di via Poma. (Fanpage.it)