Idf, iniziati attacchi mirati a Hezbollah nel sud Libano
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Le forze armate israeliane (Idf) hanno annunciato con un comunicato di aver iniziato "attacchi mirati" via terra contro Hezbollah nel sud del Libano. Lo scrive Reuters online. Nel comunicato si spiega che gli obiettivi degli attacchi terrestri si trovano in villaggi vicino al confine e rappresentavano una minaccia per le comunità nel nord di Israele. L'Idf aggiunge che l'aeronautica israeliana e l'artiglieria stanno supportando le forze di terra con attacchi precisi su obiettivi militari e che le operazioni sono state approvate e condotte in conformità con le decisioni delle autorità politiche del paese. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altre testate
Israele è pronto alla guerra totale in Medio Oriente contro l'intero asse del terrore guidato dall'Iran. Hezbollah, il Partito di Dio sciita libanese, è in ginocchio: l'intera catena di comando militare è stata rasa al suolo attraverso omicidi mirati, mentre i vertici politici sono stati eliminati in un attacco nella capitale Beirut, in cui è rimasto ucciso anche lo storico capo Hassan Nasrallah. (Italia Oggi)
Introduzione In quell’occasione nacque Hezbollah, la milizia religiosa: aiutata e armata dall’Iran, dal 1992 era guidata da Hassan Nasrallah (ucciso da Israele il 28 settembre 2024). (Sky Tg24 )
Prigioniero dell’Asse della Resistenza che ha costruito, l’Iran si trova nell’imbarazzante posizione di non saper più che cosa fare. Il ministero degli Esteri minaccia vendetta per l’uccisione del generale dei pasdaran Abbas Nilforoushan, sorpreso con il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah nel bunker distrutto dalle bombe penetranti di Israele (ilmessaggero.it)
I sraele ha ucciso Hassan Nasrallah e ha inflitto colpi durissimi a Hezbollah. Sbaglia, o almeno corre troppo, chi pensa che le operazioni israeliane abbiano già portato alla fine del Partito di Dio. Il quadro è ancora fluido e per un panorama più stabile e completo bisognerà aspettare probabilmente diversi mesi. (Adnkronos)
La manifestazione di sabato 28 settembre a Milano, dove sono scesi in piazza i sostenitori della Palestina con i soliti slogan anti-israeliani ma anche con cartelli che hanno richiamato le liste di proscrizione contro gli "agenti sionisti", tra i quali Liliana Segre. (il Giornale)