“Violenza contro le donne? La cultura machista è legittimata dalla politica. Attenzione al sistema che permette all’uomo maltrattante di agire”
“Il nostro sguardo non deve essere sull’uomo violento maltrattante, e qualche volta anche assassino, ma su tutto un sistema che gli ha permesso” di commettere quelle azioni. Per Patrizia Romito, docente di Psicologia sociale all’Università di Trieste dove tiene corsi monografici sulla violenza di genere, in Italia cambiamenti per una maggiore consapevolezza ci sono stati. Ma l’assenza di dati affidabili, e l’incapacità di leggerli, impedisce di rilevare gli impatti favorevoli. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne si è svolto il corteo Libere di camminare, Libere di desiderare, Libere di essere libere. Il gruppo di giovani è partito da via Pasini, attraversato il parco Ducale e ponte Verdi, toccato piazza della Pace per terminare in piazza Ghiaia. (La Repubblica)
A promuoverlo è il collettivo femminista Non Una di Meno, reduce dalla partecipatissima manifestazione nazionale tenutasi sabato a Roma. (ilgazzettino.it)
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, su Vanity Fair, interviene Alberto Pellai. Lo psicoterapeuta evidenzia la necessità di un cambio di paradigma nell’approccio al problema. (Orizzonte Scuola)
È vero: sui libri si studiano soprattutto gli uomini. È questo lo spirito che ha animato piazza Signoria stamattina, dove tantissimi studenti si sono dati appuntamento per partecipare alla mobilitazione promossa da #QNxLeDonne, l’iniziativa contro ogni forma di violenza e discriminazione di genere organizzata dal nostro gruppo editoriale. (Luce)
Una grande partecipazione sarà la migliore risposta alle parole del ministro Valditara e al suo vergognoso tentativo di etnicizzare la violenza maschile: a uccidere Giulia è stato un figlio sano del patriarcato ‘made in Italy’. (CittaDellaSpezia)
Eh si, e non è una iperbole, non è un paradosso, non è una "provocazione" (termine che usavano e in realtà ancora usano i frasifattisti soprattutto DESINISTRA per definire qualsiasi pensiero non allineato al dogma del SINISTRATO MEDIO). (Il Giornale d'Italia)