Abbattimento M91, Legambiente contro Fugatti: "L'unico strumento che conosce è la condanna a morte di questi animali"
Abbattimento M91, Legambiente contro Fugatti: "L'unico strumento che conosce è la condanna a morte di questi animali" L'associazione critica la rapidità con la quale il governatore ha adottato anche l'ultimo provvedimento di uccisione a differenza della sua lentezza nell’adottare misure e interventi, basati su ricerca e approccio scientifico, che permetterebbero di migliorare la gestione e la convivenza TRENTO. (il Dolomiti)
Ne parlano anche altri media
Per la Provincia di Trento si è trattato di «una doverosa precauzione»: così è stato giustificato il decreto di abbattimento che ha segnato il destino dell’orso M91, ucciso dai forestali trentini nella notte tra sabato e domenica. (Corriere del Trentino)
L’esemplare era stato classificato come «pericoloso» ai sensi del Piano di conservazione dell’orso nelle Alpi Centro e l’operazione aveva anche l’appoggio dell’ISPRA. In Trentino, gli agenti del Corpo forestale hanno abbattuto l’orso M91, così come voluto da un’ordinanza della provincia autonoma. (L'INDIPENDENTE)
L'associazione Bearsandothers ha presentato denuncia “per improvvido e crudele provvedimento, per presunto maltrattamento di animale, inseguito da mesi e tormentato, per uccisione di animale protetto, nonché per il fatto che è stato calpestato quello stesso diritto che ipocritamente il presidente cita nel suo decreto di morte, ovvero il diritto al dissenso da esercitare secondo la legge in vigore” TRENTO. (il Dolomiti)
TRENTO. "Gli agenti del Corpo forestale trentino - scrive la Provincia - nel corso della notte hanno eseguito il decreto firmato venerdì scorso dal presidente della Provincia autonoma di Trento provvedendo alla rimozione, tramite abbattimento, dell’orso M91 (Trentino)
L'operazione è stata condotta dagli... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Era stato classificato come pericoloso e per questo è stato abbattuto nella notte. Un rapporto sempre più difficile quello tra uomo e orso in Trentino, diventato anche un caso politico dopo l'attacco mortale al runner Andrea Papi del 5 aprile del 2023. (il Giornale)