Le vie del linguaggio sono infinite

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il manifesto INTERNO

«I medici che si prestano a questo (all’aborto n.d.r) sono…mi permetta la parola, dei sicari, e di questo non si può discutere. Si uccide una vita umana. E le donne hanno il diritto di proteggere la vita. Un’altra cosa sono i metodi anticoncezionali, sono un’altra cosa, da non confondere. Io adesso parlo solo dell’aborto e su questo non si può discutere, scusami ma questa è la verità». Così parlò Papa Bergoglio dialogando con la stampa sull’aereo che lo riportava da Bruxelles a Roma, domenica scorsa, dopo un viaggio di tre giorni in Belgio e Lussemburgo (il manifesto)

Ne parlano anche altre testate

Papa: "L'aborto è omicidio, i medici che lo praticano sono sicari" (AGI - Agenzia Italia)

Chi abbia a cuore non solo la libertà delle donne (il minimo sindacale), non solo la laicità dello Stato (da poco trascorso il XX settembre che ci ricorda i confini del Vaticano) ma anche l’ovvietà che le leggi vanno applicate, non può permettere che il capo di uno Stato estero definisca “sicari” e quindi assassini per mano d’altri i medici che praticano l’interruzione volontaria di gravidanza. (Estense.com)

Nel corso di un volo di ritorno da Bruxelles a Roma, Papa Francesco ha definito “sicari” i medici che praticano l’interruzione di gravidanza. Parlando con i giornalisti presenti sull’aereo, (ormai un must dei viaggi internazionali di Bergoglio) il Pontefice ha ribadito la sua posizione, già nota, contro l’aborto. (Demografica | Adnkronos)

Anelli: “I medici rendono possibile l’applicazione della legge sull’aborto nel rispetto della libertà di ognuno”

Una legge che prevede il rispetto della salute e della dignità della donna e della libertà sia della donna che del medico. Nel caso specifico, svolgono questo delicato compito rendendo possibile l’applicazione di una legge dello Stato, la 194/78. (Nurse Times)

Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “I medici sono sempre vicini alle persone che soffrono, che hanno bisogno del loro aiuto. Nel caso specifico, svolgono questo delicato compito rendendo possibile l’applicazione di una Legge dello Stato, la 194/78. (Dire)

Il professionista ha infatti la facoltà di avvalersi dell’obiezione di coscienza, libera scelta personale che non deve diventare elemento di giudizio o discriminazione”. “I medici sono sempre vicini alle persone che soffrono, che hanno bisogno del loro aiuto. (Sanità24)