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il manifesto INTERNO

«I medici che si prestano a questo (all’aborto n.d.r) sono…mi permetta la parola, dei sicari, e di questo non si può discutere. Si uccide una vita umana. E le donne hanno il diritto di proteggere la vita. Un’altra cosa sono i metodi anticoncezionali, sono un’altra cosa, da non confondere. Io adesso parlo solo dell’aborto e su questo non si può discutere, scusami ma questa è la verità». Così parlò Papa Bergoglio dialogando con la stampa sull’aereo che lo riportava da Bruxelles a Roma, domenica scorsa, dopo un viaggio di tre giorni in Belgio e Lussemburgo (il manifesto)

Ne parlano anche altre testate

Il Pontefice dopo il suo viaggio in Belgio aveva definito "sicari" i medici che praticano l'interruzione della gravidanza (LAPRESSE)

De Croo ha anche annunciato che convocherà il nunzio apostolico per "discutere" la questione: "Il mio messaggio al nunzio apostolico sarà chiaro: quello che è successo è inaccettabile". (Adnkronos)

La cronaca è nota a tutti o quasi: Bruxelles ha espresso indignazione per le dichiarazioni di Bergoglio sulla legge belga sull’aborto – definita “omicida” prima di marchiare i medici che praticano aborti come assassini a contratto – durante una visita della scorsa settimana, in cui ha reso omaggio al defunto re belga Baldovino che si è pronunciato pubblicamente contro l’interruzione di gravidanza. (Nicola Porro)

Oggi è arrivata la dura condanna del premier Alexander De Croo durante l'intervento alla Camera: "Non abbiamo lezioni da imparare dalla Chiesa, chiedo rispetto per chi svolge il proprio lavoro legalmente". (Fanpage.it)

Le parole di Papa Francesco, che ha definito l’aborto «un omicidio» e i medici che lo praticano «dei sicari», continuano a suscitare reazioni indignate nel mondo politico e sanitario. L’Ordine dei medici di Torino ha scritto al governo chiedendo di «valutare una ferma presa di posizione nei confronti dello Stato della Città del Vaticano» per le dichiarazioni del Pontefice. (Open)

ho letto con piacere il suo Buongiorno sulle parole del Papa in merito all’aborto. Devo confessare che, pur essendo cattolico e quindi placidamente d’accordo sull’immoralità di fondo dell’aborto (sul suo essere cioè un male oggettivo), non sono un grande fan dei registri espressivi che il pontefice regnante adotta frequentemente, e tra questi c’è pure l’espressione di sicario utilizzata per il medico che pratica aborti, o l’accostamento tra contraccezione e armi. (L'HuffPost)