Cosa hanno deciso i leader al Consiglio Europeo del 27 e 28 giugno: dai top jobs alla pace in Medio Oriente

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Ucraina

Durante il Consiglio europeo sono state prese decisioni importanti come le nomine della presidente della Commissione, dell'Alta Rappresentante dell'Ue e del presidente del Consiglio europeo, ma non solo: è stata approvata l'Agenda strategica ed è stata rinnovata la strategia europea su Ucraina e Medio Oriente (Fanpage.it)

La notizia riportata su altre testate

Se il mondo cambia e si apre a incognite che sanno di svolta storica, da quelle legate alle legislative francesi alle presidenziali negli Usa, l’Ue tenta di mantenere la posizione. Quando si è sotto assedio, è difficile trovare l’energia per rilanciare. (L'HuffPost)

Chiudere le stalle prima che i buoi scappino. (L'HuffPost)

E adesso potrebbe accadere che Ursula von der Leyen e le componenti del Ppe più favorevoli all’integrazione della destra di governo italiana nella maggioranza europea "si ricompattino e si arrocchino" a scapito non solo dei conservatori europei di Ecr guidati da Giorgia Meloni, ma del nostro Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nomine Ue, Meloni in fuorigioco

«In Europa a testa alta. Giorgia Meloni dice no alle nomine imposte dalla sinistra». Le perplessità sulle nomine europee, per usare un blando eufemismo, sono manifeste dalle parti della premier a e di Fratelli d'Italia. (il Giornale)

I negoziati condotti tra i tre maggiori gruppi del Consiglio europeo servono «solo a a facilitare il processo in questa sede» ma «la decisione spetta a Meloni e agli altri leader durante la riunione del Consiglio europeo. (Il Sole 24 ORE)

Sulle nomine per gli incarichi di vertice dell'Ue, Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione, Antonio Costa a quella del consiglio, e Kaja Kallas come Alto rappresentante per la Politica estera e della Sicurezza, la premier Giorgia Meloni ha deciso di prendere la strada più impervia e probabilmente meno fruttuosa per il paese. (Italia Oggi)