‘Un piedipiatti a Beverly Hills – Axel F’: la recensione del film Netflix con Eddie Murphy

Il primo ‘Beverly Hills Cop’ ha cambiato tutto: per l’attore, per la commedia e per il cinema. Dopo due sequel deludenti, arriva su Netflix il quarto (rimandatissimo) capitolo. Che, nonostante il carisma del suo protagonista, non sa riportare in vita la magia dell’originale (Rolling Stone Italia)

La notizia riportata su altri giornali

Vi ricordate Axel Foley, mitico poliziotto interpretato da Eddie Murphy nella trilogia di “Un piedipiatti a Beverly Hills”? È tornato. Dal 3 luglio su Netflix è disponibile “Un piedipiatti a Beverly Hills: Axel F”, nuovo capitolo della saga che arriva a 30 anni esatti di distanza dall’ultimo. (Tv Sorrisi e Canzoni)

Potete vedere la featurette nella parte superiore della pagina. Diretto da Mark Molloy, il film è stato scritto da Will Beall con Tom Gormican e Kevin Etten. Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda. (BadTaste.it Cinema)

A margine della promozione stampa di Beverly Hills Cop 4 (Un piedipiatti a Beverly Hills: Axel F), Eddie Murphy ha parlato del perché, nel corso della sua carriera, abbia deciso di dire addio alla sua iconica risata. (BadTaste.it Cinema)

Beverly Hills Cop: Alex F

E c’è un motivo ben preciso per questa marcata somiglianza: per confezionare il video promozionale, Netflix ha ingaggiato proprio Benedict Coulter, il montatore che, negli anni ottanta, aveva partorito il trailer di Beverly Hills Cop quando lavorava alla Kaleidoscope Films. (BadTaste.it Cinema)

Axel F è in streaming su Netflix: Kevin Bacon è il cattivo di questo Beverly Hills Cop 4, e a People ha spiegato perché per lui era obbligatorio lavorare prima o poi col mitico Eddie Murphy. (ComingSoon.it)

È ormai impossibile anche solo pronunciare il nome dello scalmanato e logorroico tenente Axel Foley senza evocare un faccione che non sia quello del sornione Eddie Murphy. Anche se, aneddotico fan fact alla mano, qualora i quantistici dadi del What If? fossero malauguratamente rimbalzati su di una qualche altra probabilistica combinazione, beh, in un qualche ipotetico multiverso parallelo a quest’ora saremmo qui ad ammirare il magnetico sguardo di Mickey Rourke o, peggio ancora, il rustico grugno di Sylvester Stallone campeggiare sui manifesti di una saga a suo modo immortale come quella di Beverly Hills Cop. (Nocturno)