Scopre che la moglie è nata uomo: il tribunale nega l'annullamento del matrimonio

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il Giornale INTERNO

Ci ha messo 18 anni per scoprire che la moglie era in realtà nata uomo, proprio poco dopo aver avviato con lei le pratiche per un'adozione: sentendosi truffato, il protagonista della singolare vicenda ha richiesto invano l'annullamento delle nozze, ma la sua istanza è stata respinta dal tribunale di Livorno. La sentenza dei giudici, pubblicata qualche giorno fa, non lascia alcuna possibilità alternativa all'uomo, che per rendere nullo il contratto nuziale potrà solo divorziare: un verdetto, quello firmato dai giudici del foro di Livorno Azzurra Fodra, Nicoletta Marino e Gianmarco Marinai, che è stato inserito all'interno dell'archivio web dell'"Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia". (il Giornale)

Ne parlano anche altre fonti

Scopre dopo 18 anni di matrimonio che sua moglie prima era un uomo e chiede l'annullamento del contratto nuziale al Tribunale di Livorno che però glielo nega. (Adnkronos)

La singolare vicenda, riferisce il... Scopre dopo 18 anni di matrimonio che sua moglie prima era un uomo e chiede l'annullamento del contratto nuziale al Tribunale di Livorno che però glielo nega. (Virgilio)

La "rivelazione" è arrivata durante le pratiche di divorzio, e da lì la decisione di richiedere l'annullamento del contratto nuziale. L'uomo, dopo 18 anni di matrimonio, afferma di aver scoperto che il sesso biologico di sua moglie, alla nascita, era quello maschile, e di non essere mai stato messo al corrente di questo fatto. (ilmattino.it)

LIVORNO. No all'annullamento del matrimonio, l'unica strada è il divorzio. (La Stampa)

Erano anni che volevano un figlio, ma la donna non poteva. Raccontava, infatti, di una malattia che l’avrebbe costretta all’asportazione dell’utero. L’uomo non aveva mai approfondito la questione, anzi aveva iniziato insieme alla moglie una pratica di adozione. (Open)

Si può annullare un matrimonio se si scopre che la donna presa in sposa, prima delle nozze in realtà era un uomo? No, per i giudici del tribunale di Livorno. No perché, non essere a conoscenza del cambiamento di sesso, "non risulta qualificabile, né come errore sulla identità della persona, né come errore essenziale sulle qualità personali dell’altro coniuge". (QUOTIDIANO NAZIONALE)