Calenzano, 5 morti nell’esplosione del deposito Eni. Preoccupazione per tre feriti
L’esplosione di lunedì mattina ha provocato la morte di cinque persone. I feriti sono stati tutti dimessi, tranne tre che sono ricoverati in codice rosso: due nel centro grandi ustionati di Pisa, uno in terapia subintensiva all'ospedale fiorentino di Careggi. La procura di Prato ha aperto un'inchiesta e una delle ipotesi di reato sarebbe omicidio colposo plurimo. Ieri i Ris sono entrati nell'impianto per effettuare degli accertamenti ascolta articolo Cinque morti e 26 feriti, tra cui tre in condizioni molto gravi. (Sky Tg24 )
Su altri giornali
– “Ancora una volta in piazza con i sindacati a piangere delle persone morte mentre lavoravano. Inaccettabile, perchè non è possibile che chi va la mattina a lavorare non ha la certezza di ritornare la sera dai propri cari”. (Agenzia askanews)
È la procura di Prato, come anticipato da Repubblica, che indica un primo punto dell’inchiesta sull’esplosione avvenuta lunedì 9 dicembre nel deposito Eni di Calenzano (Firenze) e che ha causato cinque morti e ventisei feriti, tre dei quali ancora ricoverati in ospedale in gravi condizioni. (Il Fatto Quotidiano)
Sono stati ritrovati i tre dispersi nell’esplosione al sito Eni di Calenzano, e salgono così a 5 le vittime, oltre a 26 feriti di cui gravemente ustionati. E a Cremona, dove esiste un deposito molto simile, non manca qualche preoccupazione. (CremonaOggi)
Intera giornata di sciopero per i dipendenti della G&A di Genova Bolzaneto, azienda di trasporto su gomma di prodotti petroliferi e chimici, in solidarietà ai familiari e colleghi delle vittime di Calenzano (Primocanale)
Mi sono toccato le gambe, per essere sicuro che fossero ancora al loro posto. Chissà perché». (La Repubblica Firenze.it)
Al grido di «Basta morti sul lavoro» oltre un migliaio di persone, con bandiere e striscioni, si sono radunate in piazza Vittorio Veneto sotto la sede del Comune di Calenzano vestito a lutto per la manifestazione e lo sciopero generale provinciale delle ultime quattro ore del turno indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. (Corriere della Sera)