Report, capolavori clandestini: dove sono finite le opere della collezione di Gianni Agnelli al centro di una disputa legale

Questa sera a Report, l'inchiesta Capolavori clandestini di Manuele Bonaccorsi che rivela che alcune opere d'arte appartenenti a Gianni Agnelli potrebbero aver lasciato l'Italia senza le necessarie autorizzazioni. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da ReportRai3 (@reportrai3) Quella appartenuta a Gianni Agnelli è una collezione di quadri di inestimabile valore: più di 600 capolavori di arte moderna e contemporanea con artisti che vanno da Canova a Balla, fino a Monet e Picasso (Corriere dell'Umbria)

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E trasferiti all'estero senza la necessaria autorizzazione. Donati dalla nonna, forse per finta, addirittura con lettere scritte dopo la morte. (Torino Cronaca)

Ottanta milioni di euro è il prezzo con cui il 19 maggio 2004 Marella Caracciolo ha venduto ai nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann le sue quote della Dicembre, la società cassaforte dell’impero che fu di Gianni Agnelli (Rai Storia)

La famiglia Agnelli ha costruito un vero e proprio impero nel corso dei secoli, con gli antenati dei membri attuali che posero le basi per le loro fortune già nel Settecento. Al giorno d’oggi, possiamo definire John Elkann l’uomo più potente della casata, con 2,5 miliardi di dollari di patrimonio secondo quanto è stato riportato da Forbes. (QuattroMania)

Marella Agnelli e i doni ai nipoti: “Le lettere scritte dopo la morte”

Trasferimento all'estero di opere d'arte senza autorizzazione, pena fino a otto anni di carcere. È questo il nuovo reato che potrebbe configurarsi nella saga dei fratelli John, Ginevra e Lapo Elkann, già sotto inchiesta per frode fiscale e truffa allo Stato da parte della Procura di Torino, dopo quanto scoperto dalla Guardia di finanza nel corso delle perquisizioni eseguite nel novembre scorso. (il Giornale)

A loro modo geniali, iconici, ci proiettano in una dimensione internazionale, dove si manifesta lo spazio per celebrare i 15 minuti di notorietà di Warhol, o il quarto d’ora di anonimato di Banksy. (Frosinone News)

Per John Yaki, il presidente di Stellantis e successore di Gianni Agnelli, quell’amore si sostanzia per esempio in 9 quadri da 60×60 cm l’uno, dal valore stimato di 5,5 milioni di euro. Torino. (Il Fatto Quotidiano)