Revenge porn, denunciati gli amministratori di 3 canali. Vittime anche dei vip
Tra le vittime, anche diversi personaggi del mondo dello spettacolo che hanno deciso di esporsi in prima persona per dimostrare l'importanza di denunciare questo tipo di fatti.
Chat di gruppo che hanno preso di mira anche diversi protagonisti del mondo dello spettacolo.
Diletta Leotta fra le vittime. C'e' anche Diletta Leotta tra le vittime dei 'pirati informatici'.
Lapo Elkann: vigliacchi digitali. (QUOTIDIANO.NET)
Se ne è parlato anche su altri giornali
È stato anche grazie all'esposizione in prima persona di Diletta Leotta e Fedez che la polizia postale è riuscita a chiudere tre canali su Telegram, social network di messaggistica istantanea, che contenevano foto pornografiche e commenti offensivi. (Milano Fanpage.it)
Tutti e tre annoverano migliaia di utenti, uno dei quali, un 29enne bergamasco, è stato indagato per aver utilizzato i canali in questione a scopo di revenge porn nei confronti della ex compagna. (Sardegna Live)
Tra le vittime, anche diversi personaggi del mondo dello spettacolo. La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha effettuato, in diverse città del territorio nazionale, una vasta operazione identificando e denunciando gli amministratori di tre canali Telegram contenenti le immagini più denigranti e i commenti più offensivi: “La Bibbia 5.0”, “Il Vangelo del pelo” e uno dei canali denominati “Stupro tua sorella 2.0”. (BergamoNews.it)
Un pezzo del network di canali Telegram dove vengono pubblicate e vendute foto e video a scopo di revenge porn è stato indebolito. I canali che diffondono materiale pedopornografico sono oggetto da settimane della campagna OpRevengeGram lanciata dagli hacker di Anonymous e di LulzSec Italia. (la Repubblica)
Secondo quanto riferito dalla Polizia in una nota tra i denunciati ci sarebbe un 29enne bergamasco, indagato anche per aver utilizzato il canale Telegram per vendicarsi della ex compagna attraverso il revenge porn. (Striscia la notizia)
La polizia postale ha chiuso tre canali Telegram, con migliaia di utenti, contenevano immagini denigranti e revenge porn. Denunciati anche gli amministratori. (Il Messaggero)