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Michela Mariotto, la ricercatrice di Roma Tre che ha organizzato il "laboratorio per bambin trans e gender creative dai 5 ai 14 anni” è un'esponente di GenderLens, associazione che intende accompagnare le famiglie di bambine-i con comportamenti non conformi al sesso di nascita (cioè non conformi ai più ritriti stereotipi di genere) a convincersi di avere un figlio gender variant. E se non si convincono, la famiglia sono loro. (Feminist Post)
Ne parlano anche altre fonti
Si sono presentati in meno di dieci davanti al rettorato di Roma Tre in via Ostiense, lontano dalla sede nei pressi della stazione Termini dove in mattinata è partito il "Laboratorio per... (Virgilio)
L'ateneo, finito nell’occhio del ciclone delle critiche, ha precisato che quello da più parti definito “corso gender” è in realtà un singolo incontro, nell'ambito di una ricerca non finanziata, che non prevede in alcun modo attività finalizzate a influenzare i minori su questioni legate al genere (Luce)
Il progetto, finito nel mirino di FdI (con la denuncia di Fabio Rampelli) e di Pro Vita e Dopo giorni di polemiche il Laboratorio trans e gender per bambin (con l'immancabile asterisco) promosso dall'Università Roma Tre, con il via libera del Comitato etico, si è svolto. (Secolo d'Italia)
In concomitanza con l'apertura del laboratorio, il comitato ProVita & Famiglia ha depositato, mediante posta certificata, la petizione firmata da 35mila persone per dire no al progetto. Un laboratorio condotto da ricercatori e da una insegnante montessoriana in programma proprio oggi negli spazi dell'università romana. (il Giornale)
8 A cura di Valerio Renzi (Fanpage.it)
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