Silenzi, divisioni e voti sbagliati: Pd in confusione sulla risoluzione Ue sull'Ucraina. FdI si astiene sui punti controversi, il governo si spacca
Divisi, disorientati e in alcuni casi anche molto confusi. Sono i partiti italiani dopo il voto del Parlamento europeo sulla risoluzione che ha ribadito il pieno sostegno a Kiev “fino alla vittoria dell’Ucraina“. Che tra le forze di governo e all’interno dei singoli partiti esistessero posizioni diverse e contrarie non lo si è certo scoperto col voto di giovedì. Ma nel day after del nuovo step europeo in direzione di un’escalation con Mosca, con la decisione di “deplorare” l’iniziativa diplomatica del cancelliere tedesco Olaf Scholz, di favorire l’invio di armi a lunga gittata e di consentirne l’uso in territorio russo, la risolutezza sembra lasciare spazio alla confusione. (Il Fatto Quotidiano)
Su altre testate
Bruxelles – “Per tutto il tempo necessario” è la promessa che l’Ue ha fatto all’Ucraina. Con il coinvolgimento della Cina e della Corea del Nord, l’escalation è dietro l’angolo e l’Europarlamento, nella Plenaria di Strasburgo, ha ribadito il proprio supporto a Kiev (EuNews)
Siamo sempre più in pericolo. Armare e ancora armare l’Ucraina per perseguire una vittoria impossibile attraverso la sconfitta e l’umiliazione della Russia. (Il Fatto Quotidiano)
Donald Trump annuncia la nomina del generale a riposo Keith Kellogg, un fedelissimo che ha già fatto parte della prima amministrazione Trump, ad inviato per l'Ucraina e la Russia, con il compito di mettere fine ai due anni e mezzo di conflitto. (Sky Tg24 )
Lo si legge nella risoluzione approvata a Strasburgo che accoglie con favore la decisione di Joe Biden di consentire all'Ucraina di utilizzare sistemi missilistici su obiettivi militari all'interno del territorio russo e chiedono ai Paesi Ue di fare altrettanto. (L'Eco di Bergamo)
La risoluzione approvata ieri al Parlamento europeo sembra scritta dal dottor Stranamore. Già le premesse indicano la rotta: “Considerando che la Russia sta conducendo una guerra di aggressione illegale, non provocata … (Il Fatto Quotidiano)
All’indomani dell’approvazione della Commissione von der Leyen II, l’Eurocamera riunita in seduta plenaria a Strasburgo era attesa al voto su una mozione di sostegno all’Ucraina. Un atto d’indirizzo, cioè non vincolante, ma dal forte valore simbolico. (il manifesto)