Padre Hugo Alaniz: “Noi religiosi sotto le bombe soli tra cadaveri e terrore”
«Sono appena caduti due missili vicino a noi, devo andare a vedere come stanno le suore. Può richiamarmi più tardi? E speriamo in bene». Padre Hugo Alaniz, sacerdote dell’istituto del Verbo Incarnato, missionario - di origine argentina - in Siria, ci ricontatterà un paio d’ore dopo. È uno dei religiosi che, mentre tutti cercano comprensibilmente di fuggire, ha deciso di restare ad Aleppo, città o… (La Stampa)
Su altre fonti
«Rimaniamo tutti in casa per via del coprifuoco, aspettando di sapere qualcosa. I boati degli sporadici bombardamenti ascoltati ieri mattina nella periferia hanno lasciato spazio al vuoto e all'ansia di chi ha deciso di restare. (ilmessaggero.it)
«Non sappiamo niente. Da questa mattina tutta la città è sotto il controllo delle milizie jihadiste. (il Giornale)
Un miliziano fa a pezzi un gigantesco ritratto di Assad nel centro di Aleppo - Ansa (Avvenire)
I vescovi di tutte le confessioni (latini, maroniti, caldei, melchiti) oggi, 30 novembre, hanno deciso di non muoversi dalla città siriana che ripiomba nell'incubo della guerra. È quanto si vive ad Aleppo in queste ore, con il coprifuoco imposto dai ribelli che fa restare tutti al chiuso. (Vatican News - Italiano)
I vertici delle comunità religiose hanno deciso di rimanere comunque nella città conquistata dagli jihadisti e dai ribelli al regime di Bashar al-Assad (Open)
Leggi tutta la notizia "Abbiamo oggi deciso di rimanere tutti con la nostra gente", riferisce mons. (Virgilio)