Braccia incrociate pure alla Smeg e Argo Tractors

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il Resto del Carlino INTERNO

Non si fermano gli scioperi dei metalmeccanici che chiedono il rinnovo del contratto nazionale. Ieri braccia incrociate a sorpresa – dopo la lunga scia di flash mob di questi mesi – anche negli stabilimenti di Argo Tractors a San Martino, Smeg e Bertazzoni a Guastalla, Eviosys a Calerno, Comet a Pieve Modolena, Tenax a Rio Saliceto e Cobo a Cadelbosco Sopra per un totale di circa 3.500 lavoratori coinvolti. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri media

Il nuovo pacchetto di mobilitazione, indetto in tutta Italia unitariamente con articolazioni territoriali, è, spiega la Cgil in una nota, «la risposta all’intransigenza con cui i datori di lavoro intendono gestire la trattativa per il rinnovo contrattuale nazionale. (l'Adige)

Continuiamo quindi la mobilitazione per conquistare la riapertura del tavolo e iniziare finalmente ad affrontare i temi e le rivendicazioni della nostra piattaforma, votata e sostenuta da centinaia di migliaia di metalmeccaniche e metalmeccanici". (LA NAZIONE)

Lo sciopero di 8 ore è stato proclamato dai sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil con lo scopo di far ripartire la trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale; trattativa che, a detta dei sindacati, sarebbe bloccata a causa dell’indisponibilità di Federmeccanica e Assistal. (OglioPoNews)

Una prima mobilitazione … È lo slogan che accompagnerà venerdì le otto ore di sciopero del settore metalmeccanico: i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm hanno proclamato lo stop delle attività per il mancato rinnovo del contratto collettivo, invocando la ripresa delle trattative. (La Stampa)

Sinistra Italiana esprime il proprio pieno sostegno alla mobilitazione dei lavoratori metalmeccanici che, dopo mesi di trattative senza risposte, scenderanno in piazza venerdì 21 febbraio per rivendicare un contratto nazionale equo, salari dignitosi e condizioni di lavoro adeguate. (CremonaOggi)

Continuiamo quindi la mobilitazione per conquistare la riapertura del tavolo e iniziare finalmente ad affrontare compiutamente i temi e le rivendicazioni della nostra Piattaforma, votata e sostenuta da centinaia di migliaia di metalmeccaniche e metalmeccanici. (Il Filo del Mugello)