Affitti brevi, dal 2025 Airbnb blocca gli annunci senza codice
Gli annunci sprovvisti di codice identificativo nazionale (Cin) saranno rimossi, a partire dal 2025, da Airbnb . La volontà di procedere in questa direzione è stata comunicata oggi dalla piattaforma agli host italiani. E riprende esattamente quanto era stato detto nei mesi scorsi nel corso di incontri tra il Governo e i big del settore, come Airbnb e Booking. Al di là delle sanzioni previste dalla legge, che sono state da poco spostate in avanti al primo gennaio del 2025, arriva così il colpo più duro per chi non si è ancora munito del codice antievasione. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altre testate
Dal primo gennaio 2025, Airbnb eliminerà dalla piattaforma gli annunci privi del Codice Identificativo Nazionale (CIN). Una mossa che mira a garantire maggiore trasparenza nel settore degli affitti brevi. (Immobiliare.it)
“È una legge che abbiamo voluto noi, il problema c’è e aveva bisogno di una norma”. Così la ministra del turismo Daniela Santanche ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano come valutasse il fatto che Airbnb a partire dal 2025 rimuoverà gli annunci sprovvisti di Cin (vedi news). (Travelnostop.com)
Lo ha ribadito oggi la piattaforma dopo avere già avvisato gli host nel corso degli ultimi mesi. Per supportarli con gli adempimenti, Airbnb ha attivato una linea di assistenza dedicata in collaborazione con l'associazione Altroconsumo, fornisce notifiche regolari e promemoria tramite l'applicazione, e ha lanciato una campagna per offrire linee guida e risorse aggiuntive. (la Repubblica)
Airbnb dice addio agli annunci senza CIN. La piattaforma per gli affitti brevi ha ufficializzato che, dal primo gennaio 2025, gli annunci sprovvisti di Codice Identificativo Nazionale (CIN) saranno eliminati dalla piattaforma. (Italia Oggi)
Airbnb si schiera con l’introduzione del CIN, codice identificativo nazionale, misura introdotta dal Ministero del Turismo per rendere più chiaro e uniforme il sistema di regolamentazione degli affitti brevi in Italia grazie alla BDSR, la banca dati unitaria delle strutture ricettive dove chi offre ospitalità è obbligato a registrarsi entro il 1° gennaio del prossimo anno. (Qualitytravel.it)
(Adnkronos) – Airbnb ha sostenuto a lungo l’adozione di una normativa nazionale per regolamentare gli affitti brevi in Italia e ha accolto con favore il nuovo sistema di registrazione delle strutture turistico-ricettive e degli immobili in locazione breve o turistica. (OglioPoNews)