Il Pil italiano e la revisione effettuata dall’Istat
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La situazione non cambia finché si continua con il de-Pil, con il rinvio e la non crescita. E il passaggio dal de-pilati al decorticati è breve e doloroso La situazione non cambia finché si continua con il de-Pil, con il rinvio e la non crescita. E il passaggio dal de-pilati al decorticati è breve e doloroso La situazione non cambia finché si continua con il de-Pil, con il rinvio e la non crescita. (La Ragione)
Se ne è parlato anche su altre testate
Sono troppi e troppo diffusi gli appetiti di partiti e ministri per non tenere il freno a mano tiratissimo in questa fase di messa a punto della legge di Bilancio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La revisione Istat dei conti nazionali 2021-2023 ha portato notizie positive per l'economia italiana, ma non tali da indurre il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, a metter da parte la sua proverbiale prudenza. (il Giornale)
L’attesa revisione dei conti economici nazionali 1995-2023 diffusa ieri dall’Istat regala più di una soddisfazione sul terreno strutturale, anche se come da previsioni (Sole 24 Ore del 12 settembre) delude chi, fuori dal ministero dell’Economia, aspettava da lì un qualche aiuto decisivo per il piano di bilancio in calendario venerdì mattina dopo il rientro della premier Meloni in Italia, e soprattutto per la manovra in costruzione. (NT+ Enti Locali & Edilizia)
Tesoretti all’orizzonte non se ne vedono, perciò trovare le coperture per una manovra da 25 miliardi resta molto complicato. Il Piano sarà «rifinito» prima di arrivare in Parlamento, ma la so… (La Stampa)
“Circolare, circolare, in questo comunicato del’Istat non c’è niente da vedere, nessun tesoretto, avanti col business as usual”. (Il Fatto Quotidiano)
Ma ciò che preoccupa di più è il debito pubblico. Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici della Cattolica di Milano, è pragmatico nell’interpretare i nuovi dati macro. (La Stampa)