In realtà le bestialità di Vittorio Feltri sono un bellissimo segnale
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In realtà le bestialità di Vittorio Feltri sono un bellissimo segnale Feltri (foto LaPresse) Un ottuagenario rincitrullito che spara una fesseria contro i ciclisti e apriti cielo. Indignazione dei politici, indignazione dei parenti delle vittime, indignazione delle associazioni. Richieste di dimissioni e promesse di querele per istigazione a delinquere. Prendetevela con chi governa Ma per favore. Prendetevela con le scelte degli amministratori locali, che con poche eccezioni (grazie per i segnali che stai dando, sindaco Lepore di Bologna) governano le nostre città come se tutto ruotasse attorno all'auto privata, fermi immobili agli Anni Settanta. (Today.it)
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Rispondendo a una lettera sul Giornale che gli esprime solidarietà, Feltri dice che non corregge quello che ha detto ma lo ribadisce. Sono disegnate sull’asfalto senza criterio e la loro mancanza di logicità non fa altro che acuire il convincimento, in chi adopera la bicicletta per muoversi o anche il monopattino, di non dovere osservare alcuna basilare norma stradale, come – e menziono quella più terra terra il rispetto della precedenza». (Open)
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Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Lombardia e direttore editoriale del Giornale aveva pronunciato la frase “I ciclisti mi piacciono solo quando vengono investiti“ aggiungendo a mezza bocca “allora mi diverto”, parole che hanno indignato buona parte dell’opinione pubblica nel mondo dell’informazione, della politica e del ciclismo. (Bikeitalia)
alcuni esponenti di sinistra chiedono le sue dimissioni dal Consiglio regionale in seguito alle parole che ha pronunciato riguardo i ciclisti, che le piacciono solo quando vengono investiti. Io, invece, ho compreso benissimo la sua provocazione e il suo discorso. (il Giornale)
“I ciclisti mi piacciono solo investiti”. E Vittorio Feltri si becca la querela dal fratello di Michele Scarponi ROMA – “I ciclisti mi piacciono solo quando vengono investiti“: le parole di Vittorio Feltri, durante un evento a Milano, hanno scatenato il putiferio, ma il direttore editoriale de ‘Il Giornale’ ha rincarato la dose in una successiva intervista: “Ho fatto una battutaccia in un discorso umoristico, hanno montato un casino. (Dire)
Seppure nei canali ufficiali della FCI incredibilmente ancora non se ne parli, le parole del numero uno del ciclismo italiano sono state affidate all’Ansa: “Nelle ultime ore è tornata all’attenzione dei media il tema della sicurezza. (Ciclismoweb.Net)