Una scomoda verità
Per comprendere appieno l’effetto devastante dell’elezione di Donald Trump sulla lotta al cambiamento climatico bisogna tornare ad un dialogo che l’allora candidato repubblicano ebbe a metà agosto con Elon Musk su X. Era l’inizio del sodalizio fra i due, un sodalizio che nel corso della campagna elettorale si sarebbe cementato fino alla glorificazione di Musk nel discorso della vittoria mentre lo spoglio era ancora in corso (“Elon è un supergenio!”); ed era anche il ritorno di Trump sulla piattaforma da dove era stato cacciato dopo aver perso la rielezione del 2020 quando alcuni suoi sostenitori diedero l’assalto al Congresso (allora si chiamava Twitter e non era ancora di Musk). (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
È iniziato ufficialmente il lungo giorno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Alle 5 del mattino, ora locale, sono stati aperti i primi seggi lungo la costa est, segnando l’inizio di una maratona elettorale che attraverserà sei fusi orari. (greenMe.it)
L’espressione che venne coniata con il primo mandato di Franklin Delano Roosevelt, nel quale vennero gettate le basi del “New Deal”, sarà anche per Donald Trump il metro di paragone per valutare l’avvio della sua “New Golden Age”, la nuova Età dell’Oro promessa agli americani. (La Stampa)
Donald Trump vince le elezioni USA e ritorna alla Casa Bianca, conquistando il 47esimo mandato da Presidente degli Stati Uniti. La vittoria del tycoon avrà un impatto sul settore automobilistico, tra dazi sulle auto elettriche e sulle importazioni e riduzione degli incentivi governativi sulle proposte green. (Moveo)
Alla Cop29 in Azerbaijan sarà impossibile ignorare l'elefantino nella stanza. (la Repubblica)
Ma non solo: la politica statunitense ha ancora una grossa influenza (diretta o indiretta) sulle scelte che vengono prese in altre parti del mondo. L’elezione del presidente degli Stati Uniti ha ripercussioni a cascata su una miriade di settori in tutto il mondo. (AlVolante)
La rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti rappresenta una nuova grande sfida nella lotta per il clima. Noto per le sue posizioni scettiche e antiscientifiche sulla crisi climatica e l’appoggio incondizionato all’industria dei combustibili fossili, il tycoon ha già dimostrato in passato una tendenza a indebolire qualsiasi regolamentazione ambientale. (Icona Clima)