Petrolio attende risposta Israele: tra gli scenari Brent a 150$/b

Il petrolio si avvia a chiudere la migliore settimana da oltre un anno, sostenuto dall’escalation di tensioni fra Israele e Iran e dalla minaccia di un’estensione delle ostilità in Medio Oriente. Il pericolo immediato è una perdita di forniture da Teheran, ma non si esclude uno scenario più estremo con l’interruzione dei flussi petroliferi attraverso lo stretto di Hormuz. In ogni caso, un allargamento del conflitto rischia di pesare sulla produzione di greggio e di spingere ulteriormente al rialzo le quotazioni. (Finanzaonline)

Ne parlano anche altre testate

Il petrolio ha subito una impennata a New York dopo le improvvide dichiarazioni di Biden sul fatto che Usa-Israele all’Iran sono orientati a colpire le installazioni petrolifere di Teheran. Nel giro di due giorni, dal 30 settembre al 2 ottobre, i prezzi del greggio Brent erano già saliti di circa il 5% portandosi da circa 72 dollari al barile a poco più di 75 dollari al barile. (Contropiano)

Il Brent, petrolio di riferimento per il mercato europeo, è arrivato a 78 dollari al barile in cinque giorni, mentre il Wti ha superato i 75 dollari al barile. I prezzi energetici tornano a salire a causa delle tensioni in Medio Oriente (QuiFinanza)

I mercati petroliferi hanno registrato un'impennata drammatica ieri, con il Brent che è salito del 5% raggiungendo i 77,62 dollari al barile, il livello più alto in oltre un mese. Anche il greggio West Texas Intermediate (WTI) ha seguito questo trend al rialzo, chiudendo a 73,71 dollari, segnando un aumento del 5,15% nella giornata. (XTB)

Guerra in Medio Oriente. I prezzi del petrolio stanno già salendo

Il petrolio si muove in lieve ribasso questa mattina, dopo i recenti rialzi in scia alle crescenti tensioni geopolitiche dopo l’attacco dell’Iran. Si chiude una settimana che ha visto tra le commodity il Brent e il Wti protagonisti, con il bilancio dell’ottava che vede un +8% circa per entrambi (tra le migliori performance della settimana). (Finanza.com)

A seguito dei massicci attacchi notturni dell’Iran contro Israele, il rischio di un’escalation diretta tra i due paesi è aumentato notevolmente e potrebbe avere conseguenze terribili per la regione. Guerre e petrolio riaccendono le paure sull’inflazione (Start Magazine)

E non può essere diversamente con il Medio Oriente in fiamme. Torna la variabile petrolio. (Il Sole 24 ORE)