Trump, ecco i dazi (reciproci): 20% alla Ue e 34% alla Cina. «Siamo stati saccheggiati, l’America sarà più ricca»

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Il Messaggero ESTERI

È una giornata fredda e nuvolosa a Washington e nel Rose Garden le bandiere americane fanno da sfondo in modo solenne, come in una grande festa patriottica. Donald Trump ha preparato «il giorno della liberazione» per mesi, combattendo su ogni singolo dettaglio fino all’ultimo: si dice che abbia fatto cambiamenti nella notte di martedì e poi ancora ieri mattina, a poche ore dall’annuncio in cui ha imposto tariffe reciproche di almeno il 10% verso tutti i Paesi del mondo su tutti i prodotti in ingresso negli Stati Uniti a partire da sabato. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri media

Reagire con prontezza ai dazi in arrivo dagli Stati Uniti, ma non rinunciare al dialogo. Si può riassumere così la posizione che prevale tra i leader europei, in una giornata trascorsa nell’attesa della tempesta. (Milano Finanza)

Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nella sua replica alle tariffe imposte dal presidente americano Donald Trump. "I dazi americani sono un colpo importante per l'economia globale. (Tiscali Notizie)

Una cerimonia nel Giardino delle Rose della Casa Bianca, la prima del suo nuovo mandato. Alla presenza della squadra al completo della sua amministrazione, dei ministri che fanno quadrato attorno alla sua controversa strategia e a volte cercano di affinarla. (Il Sole 24 ORE)

Donovan (Ubs): “Coi dazi Usa a rischio la crescita, lo choc sarà globale. L’Ue dia risposte chiare”

Gli Usa importano complessivamente più di quanto esportino anche se nel settore dei servizi la bilancia pende a loro favore. Dazi, dazi, dazi! La politica economica del presidente americano Donald Trump non pare avere altri ingredienti o altre ossessioni sul piatto delle ricette per riequilibrare il deficit commerciale a stelle e a strisce. (Domani)

Il presidente: "Dazi reciproci nei confronti di tutti i paesi. E' la nostra dichiarazione di indipendenza economica" (Adnkronos)

Paul Donovan, capoeconomista globale di Ubs, fa il punto su un evento tanto atteso quanto imprevedibile. «Gli Stati Uniti di Trump rischiano di rallentare la crescita globale, aumentare l’incertezza e far salire l’inflazione. (La Stampa)