Violenza donne, Roccella: oggi scene lontane da lotte per la libertà
Roma, 23 nov. – “Manifestare contro la violenza sulle donne, parlare di educazione al rispetto, di libertà, per poi esibirsi negli atti e negli slogan che abbiamo visto andare andare in scena prima e durante le manifestazioni di oggi, è una contraddizione stridente, ed è qualcosa che intristisce chiunque abbia davvero a cuore questi temi. E colpiscono anche i silenzi di chi non ha ritenuto di prendere le distanze da ingiurie, immagini bruciate, sedi di associazioni prese di mira con frasi minacciose”. (Agenzia askanews)
Su altre fonti
Siamo al 106° femminicidio di quest’anno. Alla domanda “perché partecipi a questa manifestazione?” una ragazza di “Non Una Di Meno” Padova risponde: “Basterebbe citare il nostro ministro dell’Istruzione e del Merito che parla di un patriarcato che non esiste. (Il Fatto Quotidiano)
Stavolta c’è posto soltanto per la rabbia, tanta rabbia, contro il governo e in partic… (La Stampa)
Al grido di "disarmiamo il patriarcato" migliaia di persone sono scese in piazza a Roma per dire basta alla violenza di genere. "Le parole del ministro Valditara confermano l'urgenza di scendere in piazza", spiegano dal collettivo "Non una di meno", promotore della protesta. (Today.it)
Sfilano nei cortei contro la violenza sulle donne e di genere e per «disarmare il patriarcato», come reclama lo striscione di apertura nelle piazze convocate da Non Una di meno che a Roma e a Palermo anticipano la ricorrenza del 25 novembre. (il manifesto)
Tra slogan, canti, immancabili bandiere palestinesi (che con la lotta al patriarcato c'entrano effettivamente assai poco) e ministri bruciati in effige, il corteo si è mosso da Piazzale Ostiense, nel pomeriggio di ieri, al grido di «siamo tutte transfemministe». (il Giornale)
Sono partite da Piazzale Ostiense le circa 10mila persone in corteo con l’associazione femminista "Non una di meno" in occasione della giornata internazionale per eliminare la violenza sulle donne del prossimo 25 novembre. (La Stampa)