Usa, stretta di Trump su made in Italy: rischio nuovi dazi tra 4 e 7 miliardi
Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe rappresentare un brutto colpo per l'economia italiana. Il Made in Italy rischia, infatti, di pagare un conto salato per la promessa elettorale del nuovo presidente Usa di dazi del 10% sulle importazioni. Secondo le simulazioni realizzate da Prometeia, i costi aggiuntivi per il nostro paese andrebbero da oltre 4 a oltre 7 miliardi di dollari. La nuova stretta va sommata ai quasi 2 miliardi di dazi fronteggiati nel 2023 e peserebbe su settori di punta dell'export tricolore a partire dalla meccanica, dal sistema moda e dall'agroalimentare. (LA STAMPA Finanza)
La notizia riportata su altri media
Anche lei aveva un'agenda orientata al protezionismo e avrebbe attuato un progressivo disingaggio dalla guerra in Ucraina perché costretta da un congresso diviso», spiega Carlo Altomonte, docente di politica economica dell’Università Bocconi di Milano. (Corriere della Sera)
“Se non fermano questo assalto di criminali e droga nel nostro Paese, imporrò immediatamente una tariffa di base del 25% su tutto ciò che inviano negli Stati Uniti d’America con picchi del 75%”. (Nicola Porro)
Con gli Stati Uniti di Donald Trump "dovremo sicuramente prepararci a un aumento delle tensioni sul commercio", ma se il nuovo presidente americano dovesse imporre dei dazi, come sembra molto probabile, gli si ritorceranno contro. (EuropaToday)
La vittoria sulla democratica Kamala Harris riconsegna le chiavi della Casa Bianca al tycoon, che aveva già guidato gli Usa dal 2017 al 2021. Durante la lunga campagna elettorale, Trump ha già annunciato alcune delle misure che vorrebbe introdurre, e alcune di queste avranno un impatto sull’Europa (e di conseguenza sull’Italia). (corriereadriatico.it)
La vittoria di Trump è una buona notizia per Israele, ma il Medio-Oriente interessa poco al tycoon. Sull’Ucraina è probabile che Donald Trump ridurrà l’impegno degli Stati Uniti, ma la pace in 24 ore è impossibile. (LifeGate)
Che ripercussioni avrà tale politica sulle aziende di Forlì-Cesena? "Non abbiamo - precisa Carlo Battistini, presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena e Rimini - volumi consistenti di esportazioni verso gli Stati Uniti. (il Resto del Carlino)