Concordato preventivo, il test finale per le partite Iva
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Concordato preventivo, il test finale per le partite Iva di Giovanni Parente 29 ottobre 2024 Test finale per il concordato preventivo biennale delle partite Iva. A ridosso della scadenza professionisti e imprese interessati sono alle prese con le ultime verifiche anche dopo i chiarimenti last minute arrivati con le Faq delle Entrate. Fari puntati anche sulla possibilità di sanare gli anni d’imposta 2018-2022 con il ravvedimento speciale. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altre testate
Pubblichiamo l’intervento di Serena Giannuzzi e Sebastiano Zanette, Giunta UNGDCEC. Vista la resistenza del Governo sulla concessione della proroga, richiesta a gran voce da tutti gli operatori, abbiamo invitato i nostri iscritti a partecipare a un breve sondaggio, con l’obiettivo di stimare il possibile tasso di adesione al nuovo istituto e comprendere meglio le opinioni di chi, da mesi, è alle prese con il nuovo strumento. (Eutekne.info)
A pochi giorni dalla scadenza del concordato preventivo biennale (CPB), il presidente dell’UNGDCEC Francesco Cataldi riflette sulle difficoltà e sulle criticità che hanno caratterizzato l’adesione a questo strumento fiscale. (Euroconference NEWS)
Si vogliono qui analizzare i casi di operazioni straordinarie come fusione, scissione, conferimento o modifiche della compagine sociale e le loro conseguenze in termini di esclusione/cessazione o decadenza dal CPB, alla luce della circolare 18/E e delle FAQ dell’Agenzia delle Entrate. (MySolution)
Sul gettito del concordato "dovremmo sicuramente avere notizie positive": lo ha detto in audizione alla commissione Bilancio in Senato il viceministro dell'Economia Maurizio Leo. "Ci sarà necessariamente un aumento di gettito, sul concordato non abbiamo stimato entrate, quello che viene è tutto ben accetto", ha spiegato. (Tiscali Notizie)
Lo ha detto il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, a margine dell’audizione in Senato, rispondendo a chi gli chiedeva quando si conosceranno i risultati del concordato preventivo. Leo ha spiegato che per questo motivo il governo ha mantenuto al 31 ottobre il termine per aderire al concordato «perché possiamo, in base al gettito che verrà recuperato, fare degli interventi sulla riduzione delle aliquote, quello che abbiamo messo anche nella norma». (Il Sole 24 ORE)
Il chiarimento è stato fornito da Cassa Forense, in una nota del 25 ottobre scorso, dove ricorda che il Decreto n. 13/2024, che ha introdotto il CPB, prevede che gli eventuali maggiori o minori redditi ordinariamente determinati, rispetto a quelli oggetto del concordato, non rilevano sulla determinazione delle imposte sui redditi nonché dei contributi previdenziali obbligatori. (AteneoWeb)