Massimo Giletti: lo stato comatoso delle cose
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Non è andato bene «Lo stato delle cose», il nuovo programma di Massimo Giletti, come era prevedibile. Come primo punto: hai in diretta una guerra, cioè Israele che stava entrando nel Libano, se tu hai una trasmissione in diretta e se sei un vero giornalista, come lui crede di essere, ristrutturi il programma su quel tema lì, in modo da dare una drammaticità alla serata che il programma normalmente non ha. (Corriere TV)
La notizia riportata su altri media
Appena qualche accenno nostalgico per poi partire all’esordio con Matteo Renzi, «il guastafeste», per dire che «il campo largo rischia di diventare un campo santo». Ci ritorna ufficialmente con un nuovo programma d’approfondimento giornalistico tutto suo dopo alcune sporadiche uscite post abbandono di La 7. (Avvenire)
1 A poche ore dal momento in cui sono stati resi noti gli ascolti della prima puntata de Lo stato delle cose, il programma che segna ufficialmente il ritorno di Massimo Giletti in Rai, Usigrai rende nota la posizione dei giornalisti Rai a proposito dei risultati ottenuti da Rai3 nel corso della prima serata del 30 settembre. (Fanpage.it)
E lui disse: ‘Proviamoci’”. Intervistato da Repubblica prima dell’inizio della nuova stagione de La Torre di Babele, Corrado Augias era stato netto: “Fare un programma culturale in televisione è complicatissimo. (la Repubblica)
Il prevedibile non è cultura, la noia non è cultura, l’incapacità di prendere al volo un evento, come i primi spostamenti via terra dell’esercito israeliano all’interno dei confini libanesi, e farne il perno della trasmissione non è cultura. (Corriere della Sera)
Lorenzo e Margarita inizieranno a sospettare che Pelayo stia nascondendo qualcosa e saranno determinati a scoprire il suo segreto. Lorenzo scoprirà che Pelayo è un trafficante di armi nelle prossime puntate de La Promessa. (SofiaOggi.com)
Col traino sbagliato crolla al 2,8% ‘Chissa chi è’ sul Nove. Giletti ha lottato alla pari con Porro, più concentrato dei competitor su Libano e Israele su Rete4. (Primaonline)