«L'Europa e l'Italia non possono più rimanere indietro»

Pavia La mappa presentata da Marco Enrico Ricotti del Politecnico di Milano mostra i 58 reattori nucleari in costruzione nel mondo, in gran parte in Cina e Russia: «Una situazione che non ci lascia tranquilli, l’Occidente non può permettersi di restare indietro. C’è un treno in partenza sul binario europeo, facciamo in modo di non perderlo». È l’avv… (La Provincia Pavese)

Ne parlano anche altre testate

La "strategicità" del nucleare "è sempre più condivisa" e "le nuove tecnologie di generazione in fase di sviluppo, come gli small modular reactors, possono favorirne la diffusione e l'impiego". (LA STAMPA Finanza)

Dopo il Ponte sullo Stretto e il piano salva-casa a colpi di sanatorie delle piccole difformità interne alle abitazioni, il ritorno all'atomo con tecnologie di nuova generazione è l'ultimo cavallo di battaglia in ordine di tempo del leader leghista. (L'HuffPost)

Intervenendo al convegno promosso da iWeek di V&A – Vento & Associati e Dune Tech Companies, il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ha promesso che "entro quest’anno proporrà di riportare l’Italia tra i Paesi civili e sviluppati. (IL GIORNO)

L’energia nucleare non fa più paura agli italiani o ne fa meno di una volta. Non solo una storica associazione antinucleare come “Amici della Terra” durante il suo recente Congresso è passata dal no al si, ma anche una buona parte della popolazione dice che è ora di rivedere vecchie posizioni. (FIRSTonline)

Un referendum, se necessario, per riportare il nucleare in Italia. O meglio: per riportare l’Italia al nucleare. (Corriere della Sera)

E' questo il punto cruciale del sondaggio Swg e presentato a Pavia nel corso della giornata, organizzata da iWeek, dedicata a "Il nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico". I fautori di un ritorno all'uso dell'energia atomica nel nostro Paese stanno in effetti tagliando il primo, fondamentale, traguardo: riaccendere il dibattito, trasformare il nucleare da tabù a possibilità concreta, fino ha creare un consenso diffuso nell'opinione pubblica. (la Repubblica)