I giudici: da Vendola pressioni sull’ente ambientale. E lui: “Verità calpestata”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Quotidiano INTERNO

Ne è convinta la Corte d’Assise di Taranto, che ieri ha condannato l’ex governatore a 3 anni e 6 mesi di reclusione.

La sua azione, insomma, avrebbe favorito la fabbrica gestita dai Riva.

“È una mostruosità giuridica avallata da una giuria popolare”. L’ex presidente della Puglia Nichi Vendola fece pressioni su Arpa Puglia per ammorbidirne la linea nei confronti dell’Ilva.

Una lettura che Vendola […]

(Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

La storia dei Riva in Ilva dura 17 anni: il 26 luglio del 2012 l’acciaieria viene messa sotto sequestro a seguito dell’inchiesta della magistratura di Taranto. Entrambi i legali ricordano come a Milano Fabio Riva sia stato assolto «per non aver commesso il fatto» rispetto all’accusa di bancarotta. (Corriere della Sera)

Questo contenuto è riservato agli abbonati 1€ al mese per 3 mesi Attiva Ora Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito 3,50 € a settimana Attiva Ora Tutti i contenuti del sito,. il quotidiano e. gli allegati in digitale Sei già abbonato? Presidente della regione Puglia per dieci anni nonché fondatore e leader di Sel, Sinistra Ecologia e Libertà. (La Stampa)

Processo Ilva, Fabio e Nicola Riva condannati a 20 e 22 anni, 3 anni all'ex governatore Nichi Vendola. «I Riva - commenta l’avvocato Luca Perrone - hanno costantemente investito ingenti capitali in Ilva per migliorare gli impianti e produrre nel rispetto delle norme. (ilmessaggero.it)

Salvatore D’Alò, capo area Acciaieria 1 dall’8 aprile 2003 al 26 luglio 2012, capo area Acciaieria 2 dal 28 ottobre 2009 al 26 luglio 2012, capo area GRF dal 27 aprile 2007 al 26 luglio 2012 , 17 anni (17 anni). (TarantoBuonaSera.it)

Su cosa si è basata la sentenza, quali i ruoli dei politici, quali accuse sono cadute e quali prescritte perché è passato troppo tempo? MORTI SUL LAVORO – Sono sette le condanne inflitte per gli incidenti mortali nei quali persero la vita due operai dell’Ilva, Claudio Marsella e Francesco Zaccaria (Il Fatto Quotidiano)

Già, i giudici hanno commesso un grave delitto contro la verità. Non di essere indagato, non di essere rinviato a giudizio con un’accusa grottesca, non di essere condannato senza alcuna prova. (Corriere della Sera)