Caldaie a gas: dal 1° gennaio 2025 stop agli incentivi fiscali

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(Post) fascisti Governo Meloni

A partire dal 1° gennaio 2025, in Italia cesseranno gli incentivi fiscali per l'acquisto e l'installazione di caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili, come il gas naturale. Questa misura, inserita nella Legge di Bilancio 2025, recepisce le direttive europee volte a promuovere l'efficienza energetica e la sostenibilità ambientale. Fino a quando è possibile usufruire degli incentivi fiscali per le Caldaie a Gas Fino al 31 dicembre 2024, è ancora possibile beneficiare delle detrazioni fiscali per: La sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe A; L'utilizzo dell'Ecobonus al 65% o del Bonus Ristrutturazioni al 50%. (METEO.IT)

Su altri media

Il bonus edilizio per ristrutturare gli immobili e l’ecobonus per la riqualificazione energetica restano al 50% per il 2025 per le prime case, e al 36% per le seconde, ma c’è una stretta sulle caldaie a gas che non potranno essere più portate in detrazione. (La Stampa)

Sostituire finestre, porte e altri elementi della casa non è solo un investimento per ridurre i consumi energetici, ma anche un’opportunità per beneficiare di incentivi significativi. (InvestireOggi.it)

Ai proprietari di casa la manovra porta buone e cattive notizie. Intanto, anche nel 2025 le detrazioni sui lavori di ristrutturazione delle prime case resteranno al 50 per cento. (ilgazzettino.it)

Bonus casa al 50% ma basta sconti sulle caldaie. Dall’Ires alle detrazioni per i lavori, ecco tutte le novità in Manovra

Manovra in Aula della Camera. L’approvazione del testo è prevista per venerdì sera e il voto finale del Senato entro la prossima settimana. Confermate le limitazioni per le detrazioni per i lavori edilizi, sia Ecobonus che Ristrutturazione, come previste nel testo originario. (Ediltecnico.it - il quotidiano online per professionisti tecnici)

In Manovra entrano alcune misure per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica (LAPRESSE)

Il governo rinvia di un anno il già previsto calo dello sconto fiscale che - senza una nuova proroga - dal 2026 dovrebbe ridursi al 36 per cento per le residenze principali e al 30 per le altre. Intanto, anche nel 2025 le detrazioni sui lavori di ristrutturazione alle prime case resteranno al 50 per cento, scenderanno al 36 quelle per le seconde abitazioni. (ilmessaggero.it)