Addio a Franco Di Mare: quel giovanotto di Fuorigrotta “scoperto” da l'Unità

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Addio a Franco Di Mare: quel giovanotto di Fuorigrotta “scoperto” da l’Unità | In In Primo piano | Di Di Maddalena Tulanti Prima, molto prima che Franco di Mare diventasse Franco Di Mare, uno dei più brillanti, garbati, eleganti giornalisti Rai, era stato un brillante, garbato ed elegante giovanotto di Fuorigrotta, il quartiere dello stadio di Napoli, che cercava la sua strada fra pizzerie, poesia e musica. (Strisciarossa)

Se ne è parlato anche su altre testate

Gino racconta gli ultimi giorni della vita del reporter, l'amore e la malattia "professionale" ROMA – “Ce l’ha fatta a sposarsi, era contento. Ero testimone e qui, al mio dito mignolo, c’è la sua fede. (Dire)

“Scrivo questo libro per parlare di due malattie: quella della guerra fuori da noi, e quella della guerra dentro di noi, che ci colpisce anche lontano dalle barricate” spiega lo stesso Di Mare introducendo il suo libro “Ho vissuto una vita piena di esperienze, ho visto cose straordinarie e attraversato la Storia mentre questa scriveva le sue pagine. (Terre Marsicane)

Una è la bambina che sotto le bombe di Sarajevo gli ha cambiato la vita diventando la sua unica figlia, l’altra è la compagna degli ultimi 8 anni di vita. Sono Stella, la figlia adottiva di 30 anni, e Giulia Berdini, la compagna sposata tre giorni prima di andare via. (Repubblica Roma)

«Una morte ingiusta - dice Bonanni - anche per il trattamento ricevuto dalla Rai che lo stesso Di Mare ha denunciato. È ciò che chiede la famiglia di Franco Di Mare, il giornalista Rai morto a 68 anni. (ilmessaggero.it)

Che cos'è il mesotelioma Come spiega dettagliatamente il sito italiano di AIRC, l'Associazione Italiana per la Ricerca contro i Tumori, il mesotelioma è un tumore raro che colpisce prevalentemente gli uomini. (Vanity Fair Italia)

Tuttavia, l'intervista recentemente rilasciata nella quale denunciava il trattamento subito dai vertici della Rai non può non colpire profondamente chiunque. E quanto lui racconta, con i modi consueti, mai alterati o aggressivi, illustra una realtà triste e purtroppo ben nota: "... (L'HuffPost)