Lavoro, 17mila occupati in meno a maggio: tasso occupazione scende al 62,2%

Lavoro, 17mila occupati in meno a maggio: tasso occupazione scende al 62,2%
LAPRESSE ECONOMIA

Lo afferma l'Istat. Il tasso di disoccupazione resta stabile al 6,8% A maggio 2024, rispetto al mese precedente, diminuiscono gli occupati, rimangono stabili i disoccupati e aumentano gli inattivi. Lo rileva l’Istat, indicando che l’occupazione cala (-0,1%, pari a -17mila unità) per gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi, i 15-24enni e gli ultracinquantenni; cresce invece tra le donne, i dipendenti permanenti e nelle classi d’età centrali. (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il tasso di inattività sale al 33,1% (+0,1 punti). Rispetto a maggio 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-11,3%, pari a -224mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -102mila). (Agenzia askanews)

Su base mensile, il tasso di occupazione scende al 62,2%. Nel confronto annuo, il quadro resta ampiamente positivo e il numero di occupati supera quello di maggio 2023 del 2,0% (+462mila unità). (La Sentinella del Canavese)

Il numero degli occupati in Italia a maggio 2024, rispetto al mese precedente, cala del -0,1%. Ma il quadro rilevato dall'Istat diventa positivo se i dati vengono analizzati su base trimestrale: si parla di un +0,6% di occupati per un totale di +148.000 posti di lavoro. (QuiFinanza)

Lavoro in calo a maggio ma diminuiscono solo autonomi e precari. Salgono ancora i dipendenti stabili. Su gli inattivi

A maggio 2024, rispetto al mese precedente, diminuiscono gli occupati, rimangono stabili i disoccupati e aumentano gli inattivi. Lo rende noto l'Istat. (Italia Oggi)

Il numero di persone in cerca di lavoro è stabile per effetto della crescita tra gli uomini e i 25-34enni e della diminuzione tra le donne e le restanti classi d’età. Il tasso di disoccupazione è stabile al 6,8%, quello giovanile sale al 20,5% (+0,1 punti) (Sky Tg24 )

Ma a calare, rileva l‘Istat nei dati provvisori diffusi martedì, sono sono gli autonomi (-42mila) e i precari (-3mila), mentre aumentano di 29mila i dipendenti permanenti. Aumentano invece di 34mila unità gli inattivi, cioè quanti non hanno un lavoro e non lo cercano. (Il Fatto Quotidiano)