Detenuto di 31 anni si toglie la vita nel carcere di Cremona: è il 59esimo caso dall'inizio dell'anno

Video suggerito A cura di Giorgia Venturini 5 (immagine di repertorio) Altro suicidio nelle carceri italiane. Ieri sera alle 19.15 nel carcere di Cremona un uomo di 31 anni di nazionalità marocchina e senza fissa dimora si è tolto la vita: gli erano stati contestati i reati di rapina e violenza sessuale. A dare la notizia è Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria. Che poi denuncia quanto sta accadendo: "È il 62esimo detenuto dall'inizio dell'anno a cui è stata inflitta la pena di morte di fatto, con il boia invisibile che vi dà esecuzione random. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre fonti

Un uomo di 31 anni si è tolto la vita ieri sera verso le 19 in una cella della Casa Circondariale di Cremona a Cà del Ferro. Il trentunenne, originario del Marocco,  era senza fissa dimora e gli erano stati contestati i reati di rapina e violenza sessuale (Cremona Sera)

Carceri: Nel tribunale di Salerno il 63esimo suicidio (UILPA Polizia Penitenziaria)

I dannati del carcere: sono 23 mila i detenuti che potrebbero beneficiare di misure alternative ma restano in cella

“Il sovraffollamento, lo scarso numero di agenti, detenuti con patologie psichiche e psichiatriche, pochissimi medici e il caldo che, se in questo periodo è insopportabile per loro, figuriamoci per noi” dice Piloni che proprio lunedì scorso era stato in visita all’istituto penitenziario, dove ha potuto percepire di persona “la disperazione che arrivava da dietro le sbarre: un detenuto, dalla finestra della sua cella, mi ha urlato di andare a vedere come sono messi e che non ce la fanno più. (WelfareNetwork)

Ecco le contraddizioni del sistema: da un lato si denuncia il sovraffollamento, dall’altro le porte delle celle si apro… Una casa non ce l’hanno. (La Stampa)