Migliaia in corteo a Roma per la Palestina: “Si rispetti la decisione della Corte penale internazionale, Netanyahu va arrestato”
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Migliaia di persone hanno sfilato per le vie del centro della città in solidarietà di Gaza e della Palestina. Molti i cartelli e le bandiere che sventolavano durante tutto il percorso. Ad aprire la manifestazione uno striscione con la scritta “Stop al genocidio e al massacro in Libano. Israele ci porta alla guerra”. E a proposito di genocidio sono i Giovani Palestinesi d’Italia a rispondere alla senatrice a vita Liliana Segre che, in un’intervista, ha dichiarato che a Gaza non si può parlare di genocidio, perché non ne ricorrono i caratteri tipici. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri media
Il Corteo è aperto dallo striscione: "Stop genocidio e al massacro in Libano. Tra i tanti cartelli del Corteo partito da piazza Vittorio Emanuele, a Roma, al grido di "Palestina libera", anche quelli con i volti della premier Meloni e dei ministri Valditara e Bernini coperti da macchie di vernice rossa e mani "insanguinate". (Liberoquotidiano.it)
ROMA. «”Il movimento 'Indipendenza!” … (La Stampa)
Petardi e bengala contro i blindati della polizia schierati davanti alla Fao. Come i muri in via Celio Vibenna, di fronte al Colosseo, con slogan pro Pal e bandiere palestinesi... Nessun ferito, nessun contatto con le forze dell’ordine, ma qualche momento di tensione sabato pomeriggio alla manifestazione nazionale dei movimenti palestinesi, alla quale hanno preso parte anche collettivi studenteschi, sindacati, e gruppi anarchici. (Corriere Roma)
Durante la manifestazione nazionale pro-Palestina, svoltasi a Roma sabato, immagini simboliche non hanno risparmiato critiche forti alle figure politiche italiane e internazionali. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stata rappresentata con il volto coperto da schizzi di sangue, mentre la ministra dell'Istruzione, Anna Maria Bernini, è stata raffigurata come un asino. (La Stampa)
Un clima sempre più teso, caratterizzato dalla commistione tra sostenitori della causa palestinese e frange anarchiche. Cortei dichiarati pacifisti si trasformano in occasioni di scontro, con lancio di fumogeni e petardi, mettendo a rischio non solo gli agenti della Polizia di Stato, ma anche la sicurezza dei cittadini. (Notizie Geopolitiche)
Da ogni negozio, bar, pizzeria si affacciano le teste e le bandiere dei residenti del quartiere, contenti di dare il via alla marea solidale da quella che è diventata casa loro. Un corteo che attraversa età ed etnie, e non a caso compie i suoi primi passi da piazza Vittorio Emanuele II, uno dei crocevia culturali della capitale. (il manifesto)